Genova G8: La difesa della Polizia: «Agenti messi in fuga dai manifestanti»
«Sono d’accordo con i pubblici ministeri: la notte della Diaz erano sospese le garanzie costituzionali». Sono state queste le prime parole di Marco Corini, difensore, tra gli altri, di Francesco Gratteri, uno dei poliziotti più importanti d’Italia, attuale capo dell’Anticrimine e capo Sco ai tempi del G8 di Genova, all’inizio della sua arringa a Genova: «Sono state sospese le garanzie costituzionali, perchè la Polizia è stata costretta a fuggire, perchè una pattuglia è stata aggredita. Tutto questo in uno scenario di guerra». Nel processo per il bliz di polizia nella scuola Diaz, durante il quale furono pestate 93 persone che dormivano nell’edificio – Francesco Gratteri è accusato di falso e abuso d’ufficio. La notte del 21 luglio 2001, era lui il più alto in grado tra i ventotto dirigenti di polizia presenti. Il suo avvocato, però, in aula come in un’ampia memoria presentata alla corte, ha cercato di spiegare che il suo assistito arrivò davanti alla scuola 8 minuti dopo l’assalto. Una perizia video presentata dalle parti civili dimostra l’esatto contrario.
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