Genova: Otto mesi in carcere ed era innocente
- novembre 21, 2007
- in migranti, vittime della fini-giovanardi
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La vicenda di Altin Dakoli, albanese, accusato di spaccio di droga su falsa testimonianza, condannato in contumacia in primo grado e assolto dalla Corte d’Appello di Genova. La storia era iniziata quando i carabinieri di Massa sorpresero Domenico Franco e Franco Volpi con 18 kg di eroina. Franco raccontò che la droga era di Dakoli, fornitore di Volpi. Il pm e il gup di Massa presero per buona la versione di Franco e gli consentirono di patteggiare la pena. Dakoli venne processato in contumacia (malgrado fosse nota la sua residenza non fu mai cercato) e ne suoi confronti venne emesso un ordine di custodia cautelare. Arrivato per caso in Italia finì in manette. È rimasto in carcere otto mesi, fino al processo d’Appello, in cui ha potuto dimostrare documentariamente di essere innocente. Ora chiede i danni per ingiusta detenzione. «Se questa brutta vicenda -dichiara al quotidiano l’avvocato Giovanni Ricco, che assiste l’albanese – avesse riguardato un cittadino di una nazione con un maggior peso internazionale dell’Albania, lo Stato italiano sarebbe certamente chiamato a scusarsi di fronte al consesso dei paesi civili»
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