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Genova: raid fascista alle sede del Prc

Raid vandalico nella notte presso la sede di Rifondazione comunista in via Sertoli a Molassana, dove sono stati rotti i vetri delle finestre, scardinata la porta di ingresso e lanciata all’interno una tuta imbevuta di benzina incendiata.
Il custode dello stabile ha spento il fuoco ed ha chiamato subito la polizia. Non ci sono stati feriti né intossicati. Sono in corso indagini della Digos per capire la matrice del gesto. Il pubblico ministero Emilio Gatti ha aperto un fascicolo per coordinare le indagini.
«Erano in sei tutti armati di bastone, hanno tentato di sfondare la porta e poi hanno lanciato questo panno incendiato. Per fortuna sono riuscito ad afferrarlo col bastone che uso per camminare ed a spegnerlo… altrimenti non voglio immaginare cosa sarebbe potuto accadere»: così Antonio Mazzà, segretario del circolo di Rifondazione Comunista, che al momento dell’irruzione era all’ interno della struttura. «Ero all’interno, quando ho sentito alcuni rumori strani. Ho visto sei giovani che tentavano di fare irruzione a volto coperto – racconta l’uomo -. Mi sono spaventato moltissimo. Ma credo che mi abbia salvato proprio la paura perché quando ho fatto per affrontarli, loro sono scappati». Non è chiaro se sia trattata di un’aggressione politica o di un gesto di alcuni teppisti. «Ho sentito delle urla – prosegue Mazzà – quei ragazzi gridavano che ce la volevano far pagare». Il segretario è stato ascoltato dalla Digos che sta indagando sulla vicenda. Al momento non è chiara la matrice del gesto e si sta lavorando per riuscire ad identificare i sei vandali e capire se appartengano o meno a qualche movimento politico.
C’è stato un altro raid vandalico nella zona di Molassana, nella notte, a poca distanza dal circolo del partito di Rifondazione Comunista. Nelle stesse ore alcuni ignoti hanno danneggiato a pietrate e devastato l’interno dell’ambulanza della Pubblica assistenza Molassana, che si trovava in via San Rocco di Molassana, ad un centinaio di metri da via Sertoli. Il mezzo per la rianimazione è stato gravemente danneggiato. Secondo gli investigatori della Digos, tuttavia, non ci sarebbero collegamenti con quanto avvenuto alla sede del circolo di Prc. I responsabili della pubblica assistenza hanno presentato denuncia ai carabinieri.
Fonte: Il secolo XIX