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GUAI A CHI CI TOCCA !

Speravamo di non dover mai più sentir pronunciare parole come quelle lette su Liberazione (che riportiano qui sotto), parole offensive della memoria del compagno Walter Rossi, assassinato dai fascisti protetti da un blindato della polizia nel settembre 1977 a Roma.
Parole che offendono anche la memoria di tutte la compagne e compagni assassinati in quegli anni dai fascisti e dai mercenari del regime.
Non eravamo come scrivono i Nobile, Barbera e Ortale dei “giovani militanti di sinistra che si battevano per cambiare il mondo” caduti nella trappola “degli opposti estremismi”.
Che lo vogliate o no eravamo dei comunisti, libertari, sovversivi e antifascisti.
Che lo vogliate o no difendevamo quei valori che già in molti, forse troppi, stavano sacrificando sull’altare del compromesso storico, i valori della resistenza, della guerra di liberazione, della difesa della classe contro padroni, governo, golpisti, piduisti e pentiti.
Anche allora, e badate che ci ricordiamo bene, ci additavate come “untorelli”, avevate paura di un movimento, che dal basso metteva in discussione i vostri privilegi, organizzando le occupazioni di case (FABRIZIO CERUSO–San Basilio), difendendoci dai picchiatori fascisti di Almirante e Fini (CLAUDIO VARALLI –GIANNINO ZIBECCHI- Milano , TONINO MICCICHE’Torino, ALCESTE CAMPANILE –Reggio Emilia, LUIGI DI ROSA-Sezze Romano, WALER ROSSI – Roma, ADElCHI ARGADA-Lamezia Terme, VALERIO VERBANO-Roma, CLAUDIO MICCOLI-Napoli), militando per un internazionalismo solidale (PIERO BRUNO- Roma), lottando contro uno stato stragista e golpista (ROBERTO FRANCESCHI-Milano, SAVERIO SALTARELLI-Milano, GIORGIANA MASI – Roma, FRANCESCO LORUSSO – Bologna ) e poi tutte le altre e altri e sono tanti, troppi.
E allora fateci il piacere di tacere, siete voi che non avete titolo per venirci a dire se è giusto oppure no dare dei giudizi politici.
Noi li diamo perché quello era sangue del nostro sangue, perché noi siamo ancora oggi cocciutamente convinti che la verità è rivoluzionaria e noi quella verità la stiamo ancora ricercando per tutti i nostri cari assassinati, per tutti i morti di STRAGI, per tutti i 625 morti a causa della LEGGE REALE.
E per ultimo ricordatevi che non ci siamo pentiti e che siamo ancora a ricordarvi che …anche se vi sentite assolti…
Mauro Collina
Militante di Lotta Continua
Associazione Francesco Lorusso
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Walter Rossi, la FdS: «Il dolore non sia giudizio politico»
«Rispettando il pensiero del padre di Walter e di tutte le famiglie che hanno subito un dolore così intimo come l’uccisione di un figlio, siamo convinti che questi sentimenti così profondi non si debbano trasformare in un giudizio politico su quegli anni». E’ quanto affermano Fabio Nobile, Claudio Ortale e Giovanni Barbera, esponenti della FdS e del Prc, dopo aver preso parte alla maratona oratoria dedicata a Walter Rossi. «Nessuno può negare – continuano – che negli anni 70 ci fosse una generazione di giovani militanti di sinistra che si batteva per cambiare il mondo. Nessuno può negare che altri, attraverso stragi ed omicidi, realizzava la strategia della tensione. Chi ha lavorato per la militarizzazione del Paese è riuscito a trasformare questa contrapposizione in battaglia tra opposti estremismi».
da Liberazione 1 ottobre 2010