Guerra in Ucraina: Mille i civili uccisi nel conflitto. Zelensky parla al parlamento italiano
Gli allarmi antiaerei stanno risuonando in due terzi delle 24 regioni dell’Ucraina: Sumy, Mykolaiv, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Odessa, Kiev, per citare le principali. Sul terreno l’esercito di Kiev annuncia di aver respinto le truppe russe e aver riconquistato Makariv, 60 km a ovest della capitale, mentre a Mariuopol si combatte ancora, con le truppe russe che avanzano ancora, seppur lentamente. Kiev ha rifiutato la resa e quindi la devastazione si muove casa per casa. Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte, a diramare la notizia fonti Ucraine.
Sulla cronaca di guerra, l’aggiornamento con il nostro collaboratore e compagno bresciano Mario Pietri. Ascolta o Scarica.
Sono almeno 925 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr). Un totale di 2.421 vittime civili sono state registrate nel paese, di cui 925 morti e 1.496 feriti.
Lato diplomatico. Proseguono ma senza progressi le trattative fra Ucraina e Russia. Kiev definisce Mosca poco seria e Zelensky ha ribadito che l’Ucraina “non può accettare alcun ultimatum”. Riguardo a un possibile incontro con Putin, secondo il Cremlino “sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile”.
Francesco Vignarca, rete italiana Pace e Disarmo. Ascolta o Scarica.
Zelensky, parlando al parlamento italiano non ha chiesto “no fly zone” e nemmeno armamenti. Ha esordito dicendo “Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti”. Ha scaricato ogni responsabilità su Putin, assolvendo sè stesso e le politiche Nato, e ha dichiarato “gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni’. Il presidente ha dichiarato che “la guerra è preparata da anni da una sola persona che ha lucrato col gas”, riferendosi a Putin, e che l’Ucraina rappresenta “il cancello per l’Europa”, alludendo ad ulteriori mire del presidente russo nel continente. Zelensky ha anche richiamato la somiglianza della città di Mariupol con Genova per le dimensioni. Il presidente ha poi ringraziato l’Italia per aver accolto oltre 70 mila profughi ucraini. Assenti in sala i deputati di Alternativa e alcuni tra le file dei 5 Stelle e della Lega. Zelensky ha scritto sulla sua pagina twitter “il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore”, aggiunge Zelensky, che ha anche “ringraziato per le preghiere per l’Ucraina e la pace”.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha invece rincarato la dose con le sue accuse contro l’intera Russia e ponendo come fondamentale l’aumento del sostegno militare all’Ucraina.
Per Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista Mario Draghi ha fatto un intervento pessimo e ipocrita e ha perso l’occasione di dare un contributo per una soluzione pacifica del conflitto. Il presidente del consiglio ha ribadito la linea guerrafondaia del governo e l’allineamento dell’Italia con gli USA e la NATO. Draghi ha fatto finta di non sapere che la violazione del diritto internazionale non è solo prerogativa di Putin ma pratica abituale di USA e Nato. L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo di mediazione e trattativa al fianco del Vaticano, invece ribadisce la linea dell’invio delle armi e del riarmo. Draghi se ne frega dell’articolo 11 come del resto della Costituzione. In altri tempi l’Italia avrebbe assunto un’iniziativa di pace invece di mettersi l’elmetto.
Le considerazioni di Marco Bordoni redattore del canale Telegram “La Mia Russia” e collaboratore di Lettera da Mosca Ascolta o scarica
Lato Usa: Biden torna a sostenere che Putin sta valutando l’uso di armi chimiche e biologiche nella guerra in Ucraina. Il presidente Usa ha anche confermato l’uso da parte della Russia di missili ipersonici. Sale intanto la tensione tra Mosca e Washington, col rischio della rottura dei rapporti diplomatici: la Russia protesta per gli “inaccettabili” commenti su Putin definito da Biden “un dittatore assassino e un criminale di guerra”. Mosca convoca l’ambasciatore americano Sullivan. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn ha sottolineato che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. “I russi sono in difficoltà”, ha ribadito il portavoce della Difesa e infatti “Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca”.
corrispondenze e interviste a cura di Radio Onda d’Urto