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I manganelli della polizia contro la rabbia degli studenti in piazza a Firenze

Stamani circa 300 studenti, provenienti dalle scuole occupate e non, hanno deciso di scendere in piazza contro le ultime riforme che, oltre a distruggere la scuola pubblica, stanno togliendo ogni diritto e ogni voce a tutti i settori della società.
Il corteo, dopo essere stato costretto dalle forze dell’ordine a un ridicolo girotondo per le vie del centro, ha cercato di evitare i blocchi imposti con spiegazioni al limite del ridicolo dai carabinieri, e intravedendo via della Vigna Nuova sguarnita con determinazione si è preso la libertà di sfuggire al controllo imposto.

La reazione non si è fatta attendere e al tentativo hanno risposto dapprima agenti DIGOS spintonando via i ragazzi, poi con due cariche di alleggerimento i carabinieri hanno fatto indietreggiare i cordoni degli studenti scontrandosi con la loro giusta rabbia.
La macelleria sociale del governo Renzi non passerà sotto silenzio, l’hanno gridato forte in tutta Italia i movimenti sociali e i lavoratori ricevendo la solita dose di democratiche manganellate che si fanno ormai sempre più frequenti ai danni chi sceglie di non chinare la testa.
Per i “tutori dell’ordine” la mattinata era già iniziata alle dieci quando entrati nel Liceo Capponi occupato, deserto per la massiccia affluenza al corteo, hanno attutato perquisizioni personali illegali sottraendo anche dagli zaini i documenti di alcuni studenti e mettendo sottosopra la scuola il tutto con la complicità della preside.
Nonostante ciò gli occupanti non si sono fatti intimidire e solo il loro tempestivo e coraggioso intervento, aprendo la scuola ai manifestanti dopo la carica, ha evitato una caccia all’uomo organizzata dagli agenti DIGOS intenti a chiamare rinforzi per non lasciarsi sfuggire l’occasione di usare ancora una volta la mano pesante dopo aver mandato una ragazzina all’ospedale con la testa spaccata.
Se pensano che saranno divieti, denunce e manganellate a farci indietreggiare sbagliano di grosso, alla loro repressione abbiamo sempre opposto la nostra granitica volontà nel continuare le lotte per una scuola, un modello di lavoro e una società basata sull’uguaglianza, la giustizia e la solidarietà.
Per questo torneremo ancora nelle piazze per gridare più forte la nostra rabbia!

‪#‎nobuonascuola‬ ‪#‎nojobsact‬ ‪#‎noart5‬ ‪#‎lalottanonsiarresta‬!

Rete dei collettivi studenteschi Fiorentini

da http://www.inventati.org/cortocircuito