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Il bastone e la carota

Il paternalismo di questo governo è inquietante e pericoloso. Ieri, il ministro Profumo presentando un bando sulle “Smart City” ha dichiarato che “il paese va allenato (…) dobbiamo usare un po’ di bastone e un po’ di carota e qualche volta dobbiamo utilizzare un po’ di più il bastone e un po’ meno la carota.” per poi aggiungere un rassicurante “in altri momenti bisogna dare più carote”, ma comunque “mai troppe”.
Questo quanto si legge nell’articolo pubblicato su Il Manifesto di oggi a firma di Roberto Ciccarelli.

La cosa che mi inquieta è l’idea che esista un monolite immaturo, la popolazione, che deve essere guidata da costoro che oggi ci governano, “professori” mai eletti e che proseguono imperterriti senza fermarsi nonostante le numerose gaffes e figure barbine (giusto per ricordarne alcune: la Fornero che nega che il lavoro sia un diritto scordandosi che esiste una Costituzione, o il caos esodati che ha dimostrato la totale inettitudine di costoro). E ovviamente se il popolo protesta è perché non capisce, e allora bisogna intervenire duramente, perché l’educazione è importante e alla gente va insegnato come comportarsi.
In bocca ad un ministro e dopo che venerdì scorso lungo la penisola la Polizia di Manganelli ha manganellato gli studenti che manifestavano, quello che potrebbe essere un modo di dire assume una gravità inaudita.
Si sa, i tecnici sono presuntuosi e un “non è vero, ti sbagli, non sono d’accordo” non lo accettano facilmente. Ma paternalismo e repressione non sono accettabili in democrazia, e a me ricordano solo una cosa: una pericolosa dittatura.