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Il governo italiano arresta 28 Tamil residenti nel nostro paese con l’accusa di "terrorismo".

La mattina del 18 giugno, su ordine della procura di Napoli, la Digos ha arrestato i rappresentanti di tutte le comunità tamil della penisola. Ventotto persone sono finite in carcere tra Roma, Milano, Genova, Biella, Novara, Bologna, Mantova, Reggio Emilia, Napoli e Palermo, con l’accusa di aver estorto denaro agli immigrati tamil in Italia per finanziare le Tigri per la Liberazione della Patria Tamil (Ltte), i guerriglieri che da venticinque anni combattono in Sri Lanka per i diritti della minoranza tamil, e che in Europa e negli Stati Uniti sono considerati un gruppo terrorista.La reazione della comunità residente nel nostro paese non si è fatta attendere e ha riconosciuto negli arrestati dei legittimi rappresentanti delle loro istanze, rivendicando il diritto di sostenere la lotta di auto-determinazione del loro popolo e iniziando ad organizzare iniziative di solidarietà con gli arrestati e di protesta contro la decisione della “giustizia” italiana.
La lettera di protesta di Kugathasan Thanushan (Tamil Youth Organization) :
Sono un cittadino italiano di etnia tamil. Scrivo questa lettera, come rappresentante dei giovani tamil, in seguito ai fermi effettuati dalla polizia nei confronti di una trentina di tamil nel territorio italiano. L’accusa è di estorsione per scopi terroristici. Conosco benissimo la comunità tamil in Italia perché lavoro con loro quotidianamente per denunciare le violazioni dei diritti umani in Sri Lanka, e posso affermare con assoluta certezza che non ci sono mai stati casi di estorsione. Altrimenti non si spiegherebbe il successo della nostra manifestazione a Milano, tenutasi domenica scorsa. La storia delle estorsioni è solo propaganda del governo dello Sri Lanka. Se veramente l’Italia è dalla parte della democrazia, invece di arrestare i tamil dovrebbe indagare sulla reale situazione in Sri Lanka, dove l’unica organizzazione terroristica è il governo che sta continuando il massacro di civili da ormai venticinque anni, con operazioni di pulizia etnica e di distruzione della cultura tamil. Gli arrestati sono tutti membri delle varie associazioni locali dei tamil, che hanno sempre svolto le loro attività con il permesso delle forze dell’ordine e organizzato eventi con l’appoggio delle autorità locali. Il mandato di arresto arriva non a caso dalla città di Napoli, dove c’è una forte presenza di singalesi sostenitori del governo. Non ci stupiamo di questo fatto: in Sri Lanka la libertà di stampa non esiste, e gli oppositori del governo hanno vita breve, l’inflazione è al 20% a causa delle spese militari. La mia opinione rappresenta il pensiero di tutto il popolo tamil e chiedo gentilmente ai giornalisti italiani di darmi un’opportunità per far conocere la situazione del nostro popolo agli italiani. Vi ringrazio dell’attenzione, cordiali saluti.

Dott. Kugathasan Thanushan