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Imbrattarono scritta fascista due partigiani sono indagati

E adesso si è mossa anche la magistratura. Per poco ma ha preso un provvedimento: sono infatti indagati per imbrattamento i due vecchi partigiani di Grosio, Giuseppe Rinaldi, 87 anni (nella foto), presidente provinciale dell’Anpi, e Giuseppe Cenini, 83 anni, ex sindaco del paese, per quella scritta «Vergogna» sul palazzo che era la sede delle Brigate Nere e dove campeggia ancora una frase fascista, restaurata nel 2005.
Un gesto clamoroso che ha superato i confini provinciali ed ha fatto il giro d’Italia ed è la ragione per cui i due vecchi partigiani dicono di essere assolutamente sereni nonostante il fascicolo aperto col loro nome. «Non vogliamo interferire con la magistratura, che deve fare il suo corso – spiega Rinaldi -. Per questo non commentiamo neanche la secchiata di vernice, con cui qualcuno ha voluto coprire la nostra scritta. Anche se certamente vuol dire che quella parola, “Vergogna”, ha colpito nel segno e che dava fastidio».«Dal 2004 aspettavamo una risposta agli esposti che abbiamo presentato contro il restauro di quella scritta, che per noi è un falso storico – dice Rinaldi -. Siccome non è mai arrivata, abbiamo deciso di agire. Avevamo pensato a diverse ipotesi e una di queste era di aggiungere una scritta. Ci abbiamo riflettuto a lungo, perché volevamo che fosse una parola studiata, non improvvisata. E, alla fine, l’abbiamo trovata: “Vergogna”. Non ce n’è un’altra migliore per esprimere il concetto. E, infatti, ha avuto effetto…
fonte: La Provincia di Sondrio