Immigrato picchiato e bruciato alla stazione di Nettuno
- febbraio 01, 2009
- in antifascismo, migranti
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Un immigrato indiano è stato picchiato e bruciato nell’atrio della stazione ferroviaria di Nettuno (Roma). L’ immigrato è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale sant’Eugenio di Roma. L’aggressione è avvenuta alle 4 di stamani. L’immigrato, di 35 anni, era solito dormire nell’atrio della stazione. Gli aggressori sono arrivati portandosi appresso una bottiglia di liquido infiammabile: prima hanno selvaggiamente picchiato l’uomo che stava dormendo poi lo hanno cosparso di benzina e hanno appiccato il fuoco. E’ stata un’azione premeditata. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, il raid é stato compiuto da due o più persone che per fare l’aggressione si sono portate appositamente del liquido infiammabile, con tutta probabilità benzina, in un contenitore, che non è stato però trovato dai carabinieri. Il gesto, sottolinea un investigatore, dunque ha una matrice razzista ed è stato premeditato e studiato nei minimi particolari. Quando sono arrivati, allertati da una persona rimasta ignota che ha telefonato al 112, i carabinieri hanno trovato l’indiano ancora con gli abiti in fiamme, le gambe già completamente ustionate. L’ uomo è riuscito a dire pochissime parole poi ha perso i sensi per il dolore. Portato d’urgenza nell’ospedale di Anzio è stato trasferito per le gravissime ustioni subite al Sant’Eugenio di Roma nel reparto ustionati. Nella stazione di Nettuno gli immigrati trovano spesso riparo per la notte. Ma stamani, al momento dell’aggressione razzista, l’indiano era l’unico trovato dai carabinieri che dormiva nella sala d’aspetto.
Nella serata di oggi, i carabinieri hanno individuato i responsabili dell’aggressione e del tentato omicidio. Sono tre ragazzi della zona. Il più grande ha 29 anni, gli altri due 19 e 16. I tre hanno confessato e sono al momento trattenuti in una caserma dei carabinieri in attesa di essere interrogati dalla Procura dei minori e dalla Procura della Repubblica.
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