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Inascoltata la voce degli Studenti. Carcere e repressione è la risposta dello Stato

Questa mattina l’Avvocata Valentina Colletta, legale dei ragazzi, si è recata al Lorusso e Cotugno per incontrare Francesco, al quale è stata confermata la detenzione preventiva in carcere da parte del Tribunale del Riesame

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Francesco è il più giovane e dei tre, forse il meno adatto a trascorrere una detenzione preventiva, in assenza di una sentenza di condanna che preveda la detenzione in carcere, in un luogo che, come molti denunciano, è potenzialmente criminogeno.

Desta quindi molti interrogativi il pronunciamento del Tribunale del Riesame, che, come abbiamo scritto, ha inoltre disposto che il trasferimento dal carcere al domicilio dei ragazzi il cui provvedimento cautelare è stato commutato in arresti domiciliari, venga effettuato dalla Polizia Penitenziaria, misura che sono in molti a definire anomala.

Ricordiamo, come sempre facciamo, che i fatti per cui gli studenti sono indagati riguardano la manifestazione studentesca del 18 febbraio per la morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, morti nelle mani dello Stato durante uno stage previsto dal PCTO (alternanza scuola-lavoro), riforma voluta dal Governo Renzi.

Le dichiarazioni dell’Avvocata Valentina Colletta: