La nomina di De Gennaro capo di gabinetto del ministro Amato è un atto davvero indecente. La si vive come un’umiliazione personale per tutti quelli che a Genova hanno subito ciò che sappiamo: abusi d’ogni tipo, la Costituzione calpestata, violenze fisiche. Romano Prodi ci ha presi in giro, non ha il controllo delle forze di polizia e cerca di salvarsi chiamando al governo il capo del gruppo di potere più forte, che non riesce a intaccare. Lo dice anche l’associzione dei prefetti, che parla di ministero di polizia (quello che esisteva prima del ritorno della democrazia).Vorrebbero anche farci credere che è una scelta ottima per la democrazia, lineare e giusta, perché non si possono fare questioni personali. Infatti non facciamo questioni personali, poniamo questioni che hanno a che fare col rispetto dei diritti delle persone e con lo spirito e la lettera della Costituzione. Se la risposta alle rivelazione di Forunier (macelleria messicana) e all’indagine su De Gennaro (istigazione alla falsa testimonianza) è la nomina di De Gennaro a braccio destro del ministro degli Interni (!!!!) e del suo vice a capo della polizia, che cosa dobbiamo pensare? Che possibilità ci lasciano?
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