Martedi 23 gennaio all’alba è stato messo a morte il nono manifestante del movimento Donna Vita Libertà. Si chiamava Mohammad Ghobadlou e aveva 23 anni. Contemporaneamente, è stato impiccato anche Farhad Salimi, curdo, condannato a morte al termine di un processo durato pochi minuti. Si trovava in carcere da 14 anni.
Gli omicidi evidenziano la crescente brutalità del regime nel reprimere il dissenso. 99 esecuzioni negli ultimi 30 giorni, di cui 359 dall’inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre. La Resistenza iraniana invita ancora una volta le Nazioni Unite, le organizzazioni competenti, l’Unione Europea e gli stati membri ad agire immediatamente per salvare la vita di migliaia di prigionieri, in particolare prigionieri politici rinchiusi nei bracci della morte.
A Radio Onda d’Urto il commento di Ghazal Associazione Giovani Iraniani Residenti in Italia Ascolta o scarica
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp