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Israele ha ucciso decine di civili in un altro bombardamento a Khan Yunis

In Palestina l’esercito israeliano bombarda la popolazione civile in fuga da Khan Younis. Aggressioni armate dei coloni in Cisgiordania

L’esercito israeliano ha bombardato Khan Yunis, città nel sud della Striscia di Gaza, in un’area precedentemente designata come “zona umanitaria sicura”, in cui cioè l’esercito garantisce di non attaccare e dove i civili palestinesi dovrebbero andare per ricevere aiuti umanitari. Sono state uccise almeno 39 persone e ne sono state ferite un numero imprecisato, molte delle quali sono in ospedale. Israele ha attaccato la città anche via terra, con carri armati.

 Poco prima l’esercito israeliano aveva emesso per i civili un ordine di evacuazione della zona, invitandoli a cercare rifugio ad Al Mawasi, a ovest: le due città distano circa 5 chilometri, e secondo il sito Middle East Eye l’ordine di evacuazione era stato emesso solo pochi minuti prima, senza quindi dare molto tempo ai civili di cercare effettivamente riparo. L’area in cui l’esercito israeliano ha esortato i civili a spostarsi, inoltre, è già piena di civili e le Nazioni Unite hanno detto in varie occasioni che manca di spazio e servizi di base anche per chi ci si trova già.

Questa la strage in maggiore evidenza mentre Israele continua l’assedio alla Striscia di Gaza: I caccia hanno attaccato circa 35 “obiettivi in tutta la Striscia di Gaza” nel corso della giornata ha affermato l’ IdF in un post sui social media parlando di attacchi anche su Rafah e sostenendo di avere “ucciso un funzionario di Hamas che aveva partecipato all’attacco del 7 ottobre”.

Nella Cisgiordania occupata Israele continua a disseminare terrore con incursioni e imprigionamenti. Secondo l’agenzia di stampa Wafa i soldati di Tel Aviv hanno arrestato tre palestinesi nella zona di Betlemme, picchiando uno di loro.

Il commento a Radio Onda d’Urto di Cecilia Dalla Negra, giornalista di Orient XXI Italia.  Ascolta o scarica

aggiornamento:

Israele ha inviato nuovamente i carri armati nella vasta area di Khan Younis e almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e altro 200 feriti, riferisce il ministero della sanità di Gaza. Molti sono stati uccisi dalle cannonate a Bani Suhaila e in altre località situate nella zona orientale di Khan Younis.

I mezzi corazzati sono avanzati per oltre due chilometri, costringendo gli abitanti a fuggire. Tra i morti ci sono tante donne e bambini. Centinaia di famiglie hanno abbandonato la parte orientale della città senza avere il tempo di mettersi al sicuro prima dell’inizio degli attacchi israeliani.

Circa 400.000 persone vivono nelle aree colpite di Khan Yunis e nei suoi sobborghi che ospitano migliaia di sfollati.

Alcune famiglie sono fuggite su carretti trainati da asini, altre a piedi, trasportando materassi e altri beni.

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato che due delle sue cliniche situate nella parte orientale di Khan Younis sono state chiuse a causa della nuova offensiva israeliana.

I medici dell’ospedale Nasser, riferiscono di scene apocalittiche all’interno del complesso sanitario, con decine di feriti gravi stesi per terra e pieni di sangue che non possono essere assistiti adeguatamente per la mancanza di medicine, di kit di pronto soccorso e di letti disponibili. (da Pagine Esteri)

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