Kurdistan. Si moltiplicano gli attacchi turchi. KCK dichiara fine del cessate il fuoco.
Continuano le violenze delle truppe governative contro i kurdi nella regione del Bakur, la parte del Kurdistan che si trova sotto il controllo della Turchia. Erdogan, invece di portare pace e stabilità come annunciato in campagna elettorale, sembra aver aperto una guerra a tutto campo contro il movimento kurdo.
Nel distretto di Diyarbakir il governatore ha dichiarato il coprifuoco in 22 quartieri mentre ieri più di venti persone, di cui sei membri dell’HDP e due minorenni, sono state arrestate l’accusa di terrorismo a Istanbul e Adana. La procura di Istanbul ha anche aperto un fascicolo contro 26 giornalisti con l’accusa di “propaganda in favore di organizzazioni terroriste”.
Durante il coprifuoco i cecchini seminano morte e terrore all’interno dei quartieri che hanno dichiarato l’auto-governo ad inizio estate: testimoni parlano di soldati che sparano a chiunque provi ad uscire di casa. Migliaia di persone hanno partecipato invece oggi ai funerali di due ragazzi uccisi dalle forze speciali a Silvan, dove il coprifuoco dura ormai da tre giorni. E proprio a Silvan oggi un agente sarebbe rimasto ucciso durante un’operazione di polizia, secondo quanto riferiscono le autorità turche. Autorità che hanno anche dichiarato anche di aver bombardato tra il 3 e il 4 novembre 16 postazioni del PKK nella regione Hakkari e al confine col nord dell’Iraq uccidendo almeno 15 militanti.
In reazione a questa escalation l’Unione delle comunità kurde (KCK), ombrello organizzativo del movimento, ha comunicato la fine del cessate il fuoco unilaterale dichiarato a qualche settimana dalle elezioni: “Mentre stanno continuando gli attacchi per annientare la guerriglia, dopo le elezioni sono anche aumentati gli attacchi contro i civili, due giovani sono stati uccisi a Sivar, quattro a Silvan, uno a Nusaybin, uno a Colemêrg (Hakkari) e molti altri sono stati feriti. (…). L’approccio del governo dell’AKP e gli attacchi hanno reso chiaro che questo cessate il fuoco unilaterale non può più essere mantenuto” riporta Firat News Agency.
da InfoAut