Attenti ai piccioni. A Lucca, dargli da mangiare può costare caro: fino a 500 euro di multa. Frenate, poi, le vostre effusioni: per un bacio in auto a Eboli si sborsano 500 euro. Organizzate una festa con fuochi d’artificio? Ricordate che a Positano sono vietati ogni giorno, tranne il sabato. E poi, dite addio ai massaggi sui litorali. Ogni estate ha i suoi divieti, si sa. Ma questa del 2008 rischia di diventare un percorso a ostacoli. Complice il decreto Maroni, che incoraggia la “creatività” dei sindaci a colpi di ordinanze. In effetti i primi cittadini, ora “ufficiali di governo”, stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili. Tra i primi, quelli che colpiscono l’accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d’Ampezzo, Forte dei Marmi). Un pacchetto d’ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l’ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007. A Positano, da fine giugno scorso i “botti” sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro. Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l’uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend. Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi. A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro. Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia. Non va meglio in città: a Genova dall’8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico. Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini. Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un’apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per “prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza”. C’è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un’ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull’erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di “stendersi sull’erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo”.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia. Non va meglio in città: a Genova dall’8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico. Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini. Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un’apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per “prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza”. C’è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un’ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull’erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di “stendersi sull’erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo”.
fonte: www.repubblica.it
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