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La guerra israeliana: i costi e chi la finanzia

La guerra globale di Israele sostenuta economicamente dalla finanza mondiale

di Federico Giusti

Un rapporto dell’agenzia di Rating Moody’s parla di una spesa , per sostenere la guerra in corso, di Israele pari a 269 milioni di dollari al giorno, un costo che per ogni altro paese sarebbe forse insostenibile senza l’aiuto della finanza mondiale.

Parliamo di costi stimabili attorno al 10% del Pil israeliano la cui economia si basa essenzialmente sul turismo e sulla produzione  di prodotti ad altro impatto tecnologico e dual use. Ora se i contraccolpi negativi sul turismo sono assai evidenti altri effetti, positivi, potrebbero invece scaturire dalla messa in prova di sistemi di arma di ultima generazione che Israele potrebbe vendere già dai prossimi mesi. Il ricorso strutturale alla guerra si spiega con ragioni economiche e geo politiche, con il controllo dei flussi commerciali dal Mediterraneo all’Asia.

Stando alla analisi dell’Ispi, i voli per il Medio Oriente sono diminuiti del 26% rispetto al 2019 e riguardano paesi in crisi economica come Egitto, Giordania e Libano. Sono soprattutto Libano e Giordania a subire i contraccolpi maggiori visto che le loro economie dipendono in misura maggiore, rispetto ad Israele e allo stesso Egitto, dai flussi turistici.

Un eventuale attacco al Libano metterebbe in ginocchio l’economia libanese che da tempo è in fase recessiva (dal 2019 i dati economici del paese dei cedri sono drammatici)

L’esercito israeliano ha richiamato circa 350.000 riservisti, numerosi settori produttivi sono praticamente fermi da settimane.

Circa 18% della forza lavoro del paese  tra arruolati nell’esercito e quanti sono stati evacuati dalle zone dove avvengono le operazioni militari alla lunga creeranno non pochi problemi alle  industrie manifatturiere e del settore tecnologico e questa criticità viene analizzata meglio di noi dalle agenzie di Rating.

La dipendenza dell’economia israeliana dal settore tecnologico è cresciuta in maniera esponenziale proprio con le ultime guerre, in misura opposta a quanto avvenuto nei paesi Ue e anche negli Usa dove tuttavia registriamo una inversione di tendenza, specie con il documento sulla guerra Globale approvato dal Congresso nel dicembre scorso.

 L’economia israeliana si basa sui prodotti high-tech e sulle esportazioni che oggi sono il 50% delle esportazioni totali, una percentuale destinata  a crescere con le prossime escalations militari

Bibliografia

La guerra con Hamas costa 1 miliardo di NIS al giorno, colpendo l’economia più duramente dei conflitti precedenti | I tempi di Israele (timesofisrael.com)

Escalation Israele-Hamas: commenti dagli esperti | ISPI (ispionline.it)

La guerra di Gaza rigetta il Libano nella recessione: Banca Mondiale (zawya.com)

Un costo di 1 miliardo di NIS al giorno: la guerra e l’economia | INSS

Spade di ferro: una panoramica | INSS

 

 

 

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