“Facciamo appello alle forze democratiche del paese perché il rispetto della dignità umana, come cardine dello stato di diritto, sia rispettato in tutti i luoghi, compreso le carceri e le altre istituzioni totali”. Questo il messaggio rivolto dal responsabile giustizia del Prc, Giovanni Russo Spena, in occasione dell’appello “Le carceri sono fuori legge” lanciato da “Antigone”, “A buon diritto” e “Carta” cui la Federazione e il Prc hanno dato la loro adesione.
Nei prossimi 10 giorni Russo Spena effettuerà, insieme ai promotori dell’appello e ai consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, 15 visite in carcere. “In uno stato di diritto non è sopportabile che i detenuti siano costretti a vivere ammassati come sardine in meno di tre metri quadri ciascuno – osserva Russo Spena – Non è un caso che l’Europa abbia condannato l’Italia per trattamenti disumani e degradanti per le condizioni pietose in cui versano le patrie galere. Ma a un anno dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo il governo non ha fatto nulla, e la condizione delle carceri è peggiorata: un morto ogni 2 giorni, 31 suicidi dall’inizio dell’anno, un atto di autolesionismo ogni 10 detenuti”. Perciò, conclude Russo Spena, ci auguriamo “che tale iniziativa possa contribuire nella ricostruzione di un senso comune più rispettoso della dignità della persona”.
Nei prossimi 10 giorni Russo Spena effettuerà, insieme ai promotori dell’appello e ai consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, 15 visite in carcere. “In uno stato di diritto non è sopportabile che i detenuti siano costretti a vivere ammassati come sardine in meno di tre metri quadri ciascuno – osserva Russo Spena – Non è un caso che l’Europa abbia condannato l’Italia per trattamenti disumani e degradanti per le condizioni pietose in cui versano le patrie galere. Ma a un anno dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo il governo non ha fatto nulla, e la condizione delle carceri è peggiorata: un morto ogni 2 giorni, 31 suicidi dall’inizio dell’anno, un atto di autolesionismo ogni 10 detenuti”. Perciò, conclude Russo Spena, ci auguriamo “che tale iniziativa possa contribuire nella ricostruzione di un senso comune più rispettoso della dignità della persona”.
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