La roboante marcia dei Patrioti a Roma organizzata da Forza Nuova in coincidenza dell’infausta data, il 28 ottobre, della marcia su Roma del dittatore fascista Mussolini alla fine non si terrà. La interdizione del questore di Roma, questa volta assai ferma, ha impedito che l’iniziativa avesse luogo. Il capo di FN, Fiore, ha provato, prima, con la trovata dell’appello di uomini “eminenti” per la libertà di manifestare, a forzare il Viminale poi ha cominciato a tergiversare, comunicando lo spostamento della marcia al 4 novembre, in coincidenza dell’anniversario della fine della prima guerra mondiale, per la cosiddetta Vittoria. Una sconfitta slabbrante e cocente per FN, ma il 4 novembre a Roma bisognerà comunque tenere una vigilanza molto alta, sempre che la Questura di Roma non autorizzi la nuova iniziativa, cosa altamente auspicabile.
Ma la vicenda 28 ottobre a Roma non è comunque chiusa. Ci sono persone e organizzazioni che la manifestazione del 28 ottobre la vogliono tenere lo stesso a ogni costo. La prima è Rivolta Nazionale il cui leader sembra essere Simone Crescenzi, che dietro lugubri stendardi nazisti con svastiche, annuncia che Fiore è “inaffidabile” e sostanzialmente smollacciato. Rivolta Nazionale è considerata una costola di Militia, una organizzazione soprattutto laziale dai toni truculenti antisemiti e nazionalsocialisti. Dietro Rivolta Nazionale ci dovrebbero essere alcuni elementi naziskin. Anche Boccacci comunque, grande amico di Castellino FN (da una settimana in sorveglianza speciale), annuncia di volere manifestare il 28 ottobre in contrapposizione alla arrendevolezza di Fiore. Boccacci già leader del Movimento Politico Nazionale (disciolto per la legge Scelba) e poi di Militia è noto per le sue azioni antisemite, la difesa di Priebke, la continua solidarietà espressa a Massimo Carminati, anche durante il processo mafiacapitale.
Ma non è finita qui. La sedicente Avanguardia Nazionale, già sciolta per la legge Scelba, sul web e su Facebook annuncia con video un appuntamento per il 28 ottobre alle 11 al cimitero del Verano in Roma “per commemorare i Martiri della rivoluzione fascista del 1922”. La provocazione e lo sfregio alla città di Roma sono evidenti, anzi qui l’equivoco è schifoso e marcio: alla fine di ottobre del 1922 mentre le squadracce fasciste imperversavano nella loro marcia su Roma, nella capitale qualche fascista rimase ammazzato in scontri a fuoco con comunisti e Arditi del Popolo a casal de’ Pazzi, a Monterotondo e soprattutto nel quartiere San Lorenzo. La rappresaglia della canaglia fascista, capeggiata dal boia Italo Balbo, a San Lorenzo fu tremenda. Il 31 ottobre San Lorenzo fu messo a ferro e fuoco con tredici morti e duecento feriti, molti dei quali ridotti tutta la vita in sedie a rotelle perché furono gettati dalle finestre. La commemorazione dei martiri riguarda insomma i fascisti ammazzati a revolverate dalla resistenza popolare italiana del 1922: alla faccia del…bicarbonato di sodio. Bisognerebbe chiedersi piuttosto perché fino a oggi il Viminale ha più volte tollerato in sordina la ricostituzione della disciolta organizzazione fascista Avanguardia Nazionale ancora oggi libera di “spacciare” le sue brave dosi di odio.
Da ultimo le lugubri apparizioni massive di adesivi che irridono Anna Frank nello stadio Olimpico da parte di frange ultrà laziali ipernaziste non lasciano presagire nulla di buono nelle prossime azioni nella galassia ultrà nera romana.
Gioele Dax