Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Davide Delogu, detenuto in lotta che ha subito vari trasferimenti a causa della sua determinazione contro gli abusi carcerari.
Salute a tutti i Senza Pazienza,
Miracolosamente mi hanno rigirato il vostro materiale che ho ricevuto con grande piacere e di cui vi ringrazio molto. Da Caltanissetta ad Agrigento e poi a Oristano dove mi è arrivato qualche giorno fa. In quest’ultima galera ci sono stato 11 giorni per processi, dopo quasi 2 anni che mancavo dalla mia amata terra sarda, e alla fine, la video conferenza imposta dal Dap non è passata! Qui ad Agrigento dovrò rimanerci fino a maggio, mese in cui verrò nuovamente trasferito in Sardegna per terminare i processi e successivamente ritornare qui.
Con diversi detenuti (che sono già disposti a lottare) di altre galere c’è una discussione in corso su come intraprendere una lotta progettuale, che si basi sulle nostre forze reali, contro l’apparato carcerario. Emerge il fatto che senza solidarietà rivoluzionaria non si andrà molto lontano (considerando le nostre intenzioni bellicose!) quindi ben vengano i contributi di attacco che si riusciranno a realizzare fuori. Nel frattempo la discussione fra di noi continuerà ad andare avanti.
Vi saluto con un abbraccio di lotta!
Davide Delogu,
C.C Contrada Petrusa, Piazza P.di Lorenzo 92100 Agrigento – 27/02/2015
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Ciao, ti scrivo dal carcere di Agrigento. A quanto pare il trasferimento è dovuto al solito motivo di “ordine e sicurezza”. Avevo appena iniziato a Caltanissetta un isolamento di 30 giorni (15+15) a seguito di provocazioni e abusi. Dopo 2gg mi hanno spostato nell’isolamento dell’AS e il giorno successivo mi hanno portato nell’isolamento di questo schifo di galera. Purtroppo devo iniziare a fare tutte le domandine di ammissione alle telefonate e ai colloqui e passerà del tempo per le risposte, quindi anche la telefonata all’Avv. è stata annullata. Come arbitrarietà dell’Amministrazione carceraria non c’è male! Vedremo quanto mi faranno ancora incazzare
Mi è arrivato l’ordine di traduzione per il processo del 12 febbraio a Cagliari (non più il 15) emesso il 19/12/2014. Se il Dap non dovesse bloccare tutto come l’ultima volta [è il processo che si voleva fare in videoconferenza, ndr] allora per quei giorni sarò in Sardegna […] Sono appena stato chiamato dall’appuntato che si occupa della posta e mi ha detto che hanno telefonato le poste dicendo che non faranno partire più la mia posta se non la affranco in alto a destra e se uso colla […]
Qui le condizioni di isolamento sono più bestiali rispetto al fatto che non esistono i riscaldamenti e si gela considerando i pochi indumenti che mi hanno permesso di avere e piove dappertutto dentro (in tutto il carcere anche nei vari uffici: comandante, matricola, magazzino, ecc), insomma bisogna attuare tutte le strategie di sopravvivenza.
Se non ci organizziamo bene in una progettualità contro il carcere, il solo scontro individuale ci porta ai risultati che sappiamo. In merito c’è una discussione in corso […] e quello che sta emergendo si riferisce al fatto che senza solidarietà rivoluzionaria all’esterno non si va molto lontano […]
Per il momento chiudo la lettera. Un forte abbraccio di riscossa!
Davide Delogu
Galera di Petrusa, 27 gennaio 2015
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Il secondo processo (l’udienza si è tenuta il 12 febbario) è quello che avrebbe dovuto tenersi in videoconferenza ma, dopo l’opposizione della difesa, avanzata nella prima udienza avvenuta qualche mese fa, e accolta, è stao fissato con la presenza di Davide.
L’avvocato di Davide aveva presentato per il 12 febbraio istanza di rinvio, per legittimo impedimento che è stata respinta ed è stato nominato, in aula, un avvocato d’ufficio. La prossima udienza è stata fissata per il 17 gennaio.
La difesa ha presentato opposizione sia alle motivazioni per la negazione del legittimo impedimento, sia per il termine troppo breve che è stato concesso all’avvocato d’ufficio per studiare il fascicolo.
Davide sta bene e scrive il 13 febbraio: “Finalmente in Sardegna! Sono stato appoggiato nel nuovo carcere di masima sicurezza (prima sezione comuni-sesta sezione AS) di Oristano e spero di rimanerci il più a lungo possibile. […] In aula si respirava aria di inquisizione più del solito. Io ora mi trovo in isolamento e solo oggi ho saputo che il motivo è stato perchè sto continuando la punizione. Con determinazione Davide.”
L’attuale indirizzo è: loc. Is Argiolas – 09170 (OR)
da OLGa
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