Dal 18 al 23 marzo settimana di mobilitazione per tutti gli antifascisti
Ilaria Salis tornerà in tribunale il prossimo 28 marzo per un’udienza operativa. In quell’occasione verrà presentata istanza per i domiciliari in Ungheria. Tutto questo dopo che per tre volte era stata avanzata una richiesta di domiciliari in territorio italiano.
L’11 febbraio in Ungheria dal 1997, si svolge il “Giorno dell’onore”, un raduno dell’estrema destra per ricordare i soldati nazisti tedeschi e i suoi alleati ungheresi morti durante la seconda guerra mondiale. Due compagni si trovano da febbraio 2023 in carcere in Ungheria. Entrambi sono coinvolti in un’inchiesta della polizia ungherese per degli attacchi subiti da alcuni neonazisti giunti a Budapest da tutta Europa durante il weekend del “Giorno dell’Onore”.
Il castello accusatorio dei procuratori magiari non si limita però ai fatti accaduti a Budapest né ai giorni della commemorazione: nell’ambito di una sempre più fitta collaborazione tra Stati e polizie Europee, il tentativo degli inquirenti è quello di collegare le azioni avvenute in Ungheria ad un ben più ampio procedimento aperto in Germania a partire dal 2018: la cosiddetta inchiesta “AntifaOst” che vede imputati numerosi compagni e compagne tedesche accusate di aggressioni ai danni di esponenti di spicco del mondo neonazista tedesco. Il tentativo è quello di affermare l’esistenza di una fantomatica associazione criminale che avrebbe organizzato gli attacchi avvenuti in Ungheria. Per questo motivo oltre a Ilaria e Tobias, detenuti a Budapest, la procura ungherese ha chiesto di spiccare 14 Mandati di Arresto Europei (MAE) nei confronti di altrettanti compagni tedeschi, italiani, albanesi e siriani. Molti di loro ad oggi non sono stati trovati.
Tra loro anche Gabriele, un compagno di Milano. Gabriele viene arrestato a Milano nella notte fra il 20 e il 21 novembre, viene portato a San Vittore, e il 22 novembre gli vengono concessi gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni. L’arresto avviene su una richiesta di Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dall’Ungheria, cioè una procedura giudiziaria che semplifica la consegna del detenuto fra paesi dell’Unione Europea. Per la possibile estradizione di Gabriele si svolgono diverse udienze (5 e 12 dicembre, 16 gennaio e 13 febbraio) in cui la difesa presenta diversi dossier che testimoniano come le condizioni detentive in Ungheria siano lesive della dignità e dei diritti delle persone recluse. L’Italia infatti non può estradare un suo cittadino in un paese che viola le norme europee sulle condizioni detentive.
Il 28 marzo ci sarà un’udienza sull’estradizione per Gabriele in cui il giudice potrebbe emettere la sentenza definitiva. Lo stesso giorno in Ungheria si svolgerà l’udienza che vede imputati sia Tobias che Ilaria, come anche altr* compagn* tedesch*. Il 29 Gennaio 2024 si è svolta la prima udienza in Ungheria, in cui l’accusa per Ilaria ha chiesto 11 anni di detenzione senza possibilità di pene alternative. Per Tobias sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi.
Dal 18 al 23 marzo è stata lanciata una campagna di mobilitazione a sostegno di Ilaria, Gabriele, Tobias e tutti gli antifascisti sotto processo. Sabato 23 manifestazione a Roma, ore 17 Piazza Sassari, giovedi 28 presidio al Tribunale di Milano. La presentazione a Radio Onda d’Urto con un compagno da Roma Ascolta o scarica
Per sostenere tuttx lx arrestatx italianx:
IBAN LT52 3250 0629 2249 2633
BIC: REVOLT21
intestato a:Alice Zaffaroni e Martina Franchi
Causale: BENEFITBU
Per sostenere Ilaria Salis
È stata creata una campagna donazioni organizzata dal Comitato Ilaria Salis.
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp