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Livorno: Iniziato il processo all’Ex Caserma Occupata.

E’ iniziato il processo per i fatti della prefettura. Imputate 22 persone di cui 5 ancora soggette all’obbligo di firma 3 volte a settimana, per la maggior parte appartenenti al collettivo politico dell’Ex Caserma Occupata.

Come da nostre precedenti impressioni, le testimonianze dell’accusa hanno subito mirato a creare un clima di isolamento, di illegalità e di premeditazione nei confronti del nostro collettivo, trasformandolo nei fatti un vero e proprio processo politico.

Siamo stati accusati di aver premeditato i disordini alla chiusura della campagna elettorale di Bersani, quando quella sera, sotto la pioggia, provammo ad entrare ad un incontro pubblico organizzato dal partito democratico livornese e fummo respinti da due cariche dei carabinieri.

Siamo stati accusati di aver creato i disordini del giorno dopo quando fummo caricati selvaggiamente in mezzo all’area pedonale di piazza Cavour da due reparti mobili di polizia (e molti che passavano di lì se lo ricordano bene).

Siamo stati accusati di aver organizzato “l’assalto” alla prefettura del giorno dopo, quando più di mille persone scesero in piazza per manifestare la rabbia contro una classe politica inefficiente ed una gestione dell’ordine pubblico degna del fascismo squadrista.

Il tutto addossando la colpa a pochi militanti, facendoci apparire così come un’organizzazione verticistica e paramilitare. Chi ci conosce sa che al nostro interno non ci sono leader, né tantomeno responsabili politici e mandanti: ci organizziamo in maniera orizzontale e condivisa attraverso assemblee sia per portare avanti le iniziative al nostro interno sia per organizzare momenti di protesta in città.

Chi ci conosce sa che le accuse mosse sono falsità. L’Ex Caserma è un luogo aperto e restituito a tutta la cittadinanza livornese, dentro al quale sono presenti svariati progetti socioculturali e sportivi come la palestra popolare, lo skatepark (il più grande indoor della toscana), una sala prove con annesso studio di registrazione, una ciclo officina, un laboratorio musicale per diversamente abili, la sede dell’associazione nazionale Brigate di Solidarietà Attiva, senza dimenticare anche l’aiuto fornito alle famiglie con difficoltà abitative riunite nel nostro comitato per il diritto all’abitare, il comitato precari e disoccupati, e il comitato ambientalista contro il nuovo inceneritore.

Quello che vogliamo è chiaro: smascherare la corruzione e l’arroganza di questa classe politica che ci sta governando, imponendoci sempre più i sacrifici dettati dalle loro scelte egoistiche e mafiose. Continueremo ogni giorno a lottare contro questo sistema opprimente, senza farci intimidire dall’ennesimo tentativo di arrestare la protesta.

Ex-Caserma Occupata

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