Livorno: Maxiprocesso ai movimenti, il PM chiede 38 anni di carcere
- ottobre 15, 2015
- in misure repressive
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Questo pomeriggio si è svolta, probabilmente la penultima udienza del processo per il cosiddetto “assalto alla Prefettura” che vede imputate 22 persone la cui (quasi) totalità appartenenti al collettivo politico dell’Ex Caserma Occupata e altri movimenti cittadini.
Tre giorni di “disordine pubblico” iniziati il 30 novembre del 2012 quando numerosi attivisti, lavoratori e studenti decisero di contestare il comizio organizzato dal Partito Democratico presso la stazione marittima e furono brutalmente caricati per tre volte dal reparto dei Carabinieri. Il giorno successivo altra carica a freddo ai danni di un piccolo presidio che stazionava nella zona pedonale di Piazza Cavour e la successiva grande manifestazione del 2 dicembre che vide la partecipazione di migliaia di Livornesi. In quella occasione, al passaggio del corteo di fronte al palazzo del governo, furono lanciate transenne e fumogeni senza peraltro causare danni significativi.
Il Pubblico Ministero, nella sua requisitoria, ha ripercorso i fatti accaduti nei tre giorni sopra descritti confermando integralmente tutte le accuse formulate sia in fase di indagine che durante le prime udienze. La richiesta finale è stata molto pesante. 38 anni totali di carcere per il 20 imputati e due sole richieste di assoluzione ( di cui una riferita ad una posizione già stralciata in fase processuale).
La pena più alta, 3 anni e 4 mesi, per Ceraolo Giovanni accusato di essere uno dei responsabili, anche dal punto di vista morale, di quanto accaduto in tutte e tre le giornate.
Non possiamo che contestare integralmente e ancora una volta la strumentalità di queste richieste di condanna. Un tentativo chiaro di criminalizzare un’intera area politica. Una rappresaglia nei confronti di 20 ragazze e ragazze che da anni si battono, nella nostra città, affinché tutti possano veder riconosciuti i propri diritti. Dalla casa al reddito, dalla solidarietà con i lavoratori in lotta passando per le numerose battaglie ambientaliste da noi sostenute e promosse. Sono innumerevoli le iniziative di lotta e riappropriazione portate avanti negli anni dal nostro collettivo.
Viviamo in una città il cui tribunale assolve puntualmente i ricchi e i potenti di turno ma che evidentemente prova ad utilizzare il pugno duro nei confronti di chi, i ricchi e i potenti, li contesta quotidianamente.
Nei prossimi giorni verranno organizzate delle iniziative di solidarietà in vista dell’ultima udienza prevista per il giorno 29 ottobre.
Solidarietà con tutti gli/le imputati/e
Comitati Autonomi Ex Caserma Occupata