Sullo pseudo scoop di Panorama e del ministro Alfano, dai quali pare che il povero Stefano avrebbe rifiutato di informare i parenti su quanto gli era capitato…ammesso che il documento sia vero e non frutto di falsificazione..Se ti tonfano e sei detento da chi ti ha tonfato hai paura e sei sotto ricatto, ostaggio di una forza ai tuoi occhi incontrollabile: NON DENUNCI X PAURA. Dunque puoi dire ai sanitari che sei “caduto dalle scale” poi che sei caduto da un’altra parte ecc. ed è normale dare versioni contraddittorie, altrimenti se dici la verità scatta la denuncia d’ufficio e le conseguenti ritorsioni (classicamente un trasferimento e altre botte, tante, questo è ciò che ti dicono almeno e il carcere è spesso terrore, questo è accaduto a più di un detenuto). Diventi ricattabile e influenzabile, magari ti dicono di firmare che così tra pochi giorni stai a casa, altrimenti saranno altri dolori e tu firmi. Diventi un oggetto nelle loro mani sporche di sangue. Se non capisci quanto stai male e non riesci a far intervenire qualcuno rischi di crepare. Magari tenti di parlare col tuo legale, al quale dirai tutto x filo e x segno: se te lo permettono, pare che al povero Stefano sia stato negato…Sulla mancanza di accertamenti specialistici: capita che x evitare guai alle guardie si aspetta che il paziente stia meglio (se non crepa nel frattempo…prestando solo prime cure al malcapitato), ad esempio diversi detenuti possono testimoniare che in molti centri clinici interni ai penitenziari, in questi casi, è frequente che ecografie e quant’altro vengano eseguite dopo una decina di giorni dall’evento traumatico, si evita così goffamente di riscontrare ematomi e altre conseguenze nel frattempo riassorbite o di riferire in tal modo i traumi più gravi a precedenti lesioni dissimulando così l’accaduto (cosa che pare stia avvenendo pure in queste ore sulla pelle di Stefano).Intanto, ai dotti ministri e magistrati occorrerebbe chiedere: chi ha pestato Stefano fino a farlo morire? xché i giudici hanno fatto finta di niente vedendolo gonfio di botte?Quante cose strane, così normali nel mondo capovolto della galera italiana….chi c’è passato può capire.
A.A.
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