Questa mattina il Times ha definito il vertice del G20 che si terrà domani nella capitale inglese come una “fortezza”, il quotidiano City AM ha invece titolato: “G20: una città sotto assedio”. E questo è il clima che si respira per le vie di Londra, mentre uno dopo l’altro arrivano i “grandi” del G20, ieri sono arrivati Barack Obama, Dmitry Medvedev, Hu Jintao, Ban Ki-moon, Silvio Berlusconi, Jose Manule Barroso e Luiz Inacio Lula da Silva. Per 48 ore Londra, o meglio, il vertice del G20, si prepara ad essere messo sotto assedio dai cortei di protesta e dalle tante iniziative che i gruppi anti-G20 metteranno in campo.Sabato scorso la prima uscita pubblica contro il vertice, oltre 50mila persone hanno sfilato per le vie londinesi. Quest’oggi si entra nel vivo delle manifestazioni: questa mattina migliaia e migliaia di persone hanno partecipato ai 4 diversi cortei diretti verso la Banca d’Inghilterra, cuore della city londinese. I manifestanti hanno fronteggiato i cordoni delle forze dell’ordine, premendo per poter raggiungere la banca, venendo caricati a Cannon Street. La polizia ha distribuito manganellate per contenere la folla, 6 gli arresti realizzati fino a questo momento. Nel corso dei cortei diverse vetrine della Bank of Scotland sono andate in frantumi, nonostante le misure di sicurezza avessero cercato di proteggerle attraverso l’uso di assi di legno.Londra questa mattina si è presentata blindata. Oltre 5mila poliziotti mobilitati, cecchini sopra i tetti, tomboni bullonati, 3mila telecamere di sicurezza attivate. Le vetrine di negozi e ristoranti sono state sbarrate con delle assi di legno. Stesse misure per il monumento ai caduti davanti alla Royal Exchange, un tempo centro del commercio e ora centro commerciale. Ma le misure più importanti, la blindatura più ingente è quella del quartiere finanziario di Londra: presidiate e protette Banca d’Inghilterra, Borsa di Londra e tutte le altre istituzioni finanziarie. Transenne di ferro e guardie circondano anche il quartier generale della Royal Bank of Scotland, la banca fallita salvata dal governo, l’ex numero uno di Rbs Fred Goodwin è stato duramente contestato in Gran Bretagna per gli alti salari dei dirigenti.
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