Lumezzane (Bs): i carabinieri arrestano i genitori di 4 minori durante lo sfratto dalla loro abitazione
- maggio 12, 2023
- in casa, diritto all'abitare, lotte sociali
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Sfrattati da casa con 4 minori, di 17, 15, 5 e 2 anni e mezzo e arrestati dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale. E’ accaduto ieri a Lumezzane, in provincia di Brescia, a due genitori, una donna moldava che lavora come badante e al suo compagno pizzaiolo di origine nordafricana.
“Io, a parole, ho detto al maresciallo che non posso uscire di casa perchè i figli non sono al sicuro, i carabinieri non li ho toccati, non li ho minacciati, non li ho neanche sfiorati con un dito perchè lo so che non è una cosa giusta -racconta la donna in lacrime – invece loro mi hanno trascinato dalla mano con la forza fuori di casa, gridando: devi andare. Una collega di mio marito aveva fatto un video, aveva filmato tutto ma il maresciallo è andato vicino a lei ha preso i suoi dati e le ha detto di cancellare il video se no avrà problemi anche lei.”
Allo sfratto oltre all’ufficiale giudiziario era presente l’assistente sociale. “Il maresciallo mi ha spinto con la forza fuori di casa, oggi in aula ha detto che io non volevo andare via, che io chiedevo soldi e la casa al comune. Non è vero noi stiamo cercando un’altra casa ed eravamo disponibili a pagare l’affitto al proprietario con qualcosa di più per il debito fino a quando non troviamo. Non eravamo riusciti a pagare l’affitto durante la pandemia ma ora possiamo. Il comune ci ha proposto 10 giorni in albergo a Marcheno a più di 200 euro al giorno e noi dovevamo pagare la metà.”
Il giudice oggi ha convalidato l’arresto, rimettendo i due genitori in libertà, dopo aver passato la notte agli arresti domiciliari con i figli in due stanze messe a disposizione dalla titolare della pizzeria dove lavora il padre, e fissando il processo al prossimo 5 luglio. “E’ un fatto inaudito ed è un segnale preoccupante se indica come i carabinieri intendano gestire gli sfratti e le esecuzioni in provincia di Brescia adesso che la prefetta Laganà ha di fatto cancellato il tavolo di trattativa in Prefettura. Sarà necessario mettere in campo iniziative di solidarietà verso questi due genitori e contro questa azione repressiva molto grave” commenta l’Associazione Diritti per tutti presente questa mattina in tribunale. La famiglia purtroppo si era messa in contatto con gli attivisti antisfratto solo durante l’esecuzione, quando i carabinieri erano già nell’appartamento. In aula il maresciallo ha anche dichiarato che la donna ha cercato di impedire il loro ingresso in casa, fatto inequivocabilmente smentito dal video che pubblichiamo fatto dal figlio prima che fosse portato in un altra stanza.
La drammatica testimonianza a Radio Onda d’Urto della madre sfrattata e arrestata Ascolta o scarica
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