Frontex ha annunciato di stare avviando “un rapido intervento” col dispiegamento di centinaia di “guardie di frontiera” provenienti da tutta Europa.
In alcune foto pubblicate online, in particolare dall’ambasciata polacca in Grecia, viene annunciato l’arrivo questa mattina di decine di membri appartenenti alle diverse polizie europee sul confine di Kastanies tra Grecia e Turchia. tra cui appunto l’Italia.
Perchè la polizia italiana è schierata in Grecia con tanto di manganelli e scudi?
Chiaro. Per proteggere i confini esterni della fortezza Europa e respingere (letteralmente) le migliaia di persone migranti che da più di 10 giorni si sono riversate al confine greco. Intanto in Italia è accaduto quello che tutti e tutte sappiamo, ma nel frattempo sul confine Greco-Turco l’Europa continuava a dare sfoggio del suo più totale disprezzo verso la vita umana. Detenzioni segrete, violenze, respingimenti e torture (consigliamo questo articolo del New York Times, solo per farsi un’idea).
Una decina di giorni fa, nel pieno della c.d. “crisi dei migranti” sul confine tra Grecia e Turchia, il direttore esecutivo di Frontex (l’agenzia europea di controllo delle frontiere) Fabrice Leggeri aveva annunciato “di avviare un rapido intervento di frontiera per assistere la Grecia nella gestione del gran numero di migranti alle sue frontiere esterne.”
Il Rapid Border Intervention Aegean 2020, questo il nome che è stato dato all’operazione, assicurava il dispiegamento di centinaia di “guardie di frontiera” (provenienti da numerosi Stati Europei) a difesa del confine di Kastanies, tra Grecia e Turchia.
E infatti è stata proprio la stessa Frontex ed annunciare quest’oggi il dispiegamento di ulteriori 100 guardie di frontiera (provenienti da 22 paesi europei) sul confine terrestre greco.
La nota continua dicendo che “Gli Stati membri si sono inoltre impegnati a fornire attrezzature tecniche, tra cui navi, aeromobili per la sorveglianza marittima e veicoli a visione termica” e chiarendo che “prima di avviare le due operazioni di intervento rapido alle frontiere, Frontex disponeva già di oltre 500 agenti dispiegati in Grecia, insieme a 11 navi e altre attrezzature.” Si conclude affermando che “gli interventi rapidi alle frontiere dureranno due mesi e potrebbero essere ulteriormente estesi se necessario.”
Qualora ne sentissimo il bisogno, vediamo cadere anche l’ultima maschera di innocenza che la politica italiana aveva ancora l’indecenza di “rivendicare”. Ci hanno fatto indignare i tentativi di speronamento e le violenze della guardia costiera greca, piuttosto che gli spari e le uccisioni lungo il confine? Ora possiamo esserne sicuri ed “orgogliosi”. I profughi sul confine greco turco assaggeranno anche i manganelli italiani.
La situazione difficile che stiamo vivendo non implica di chiudere occhi e orecchie su quanto capita vicino a noi.
Perchè se #iorestoacasa e altrettanto sicuro che #iononrestoinsilenzio.
da Openddb