Migranti: Campi e respingimenti, questa è la vera strategia dell’Unione Europea
L’Italia ha finanziato con un milione e mezzo di euro il Temporary reception Centre sul confine tra Bosnia e Croazia. Il nuovo rapporto della rete RiVolti ai Balcani spiega perché non c’è niente di veramente temporaneo e svela il volto di un’Europa che parla di quote di redistribuzione e solidarietà mentre investe sui respingimenti costruendo luoghi dove le persone sono dimenticate e i diritti fondamentali sospesi.
Chi vuole vedere da vicino la “strategia” dell’Unione europea in atto verso le persone migranti deve andare a Lipa, l’isolato altopiano nella municipalità di Bihać, nel Nord-Ovest della Bosnia ed Erzegovina. È qui, nel cuore dei Balcani e dell’Europa, a 800 metri di altitudine e a quasi 25 chilometri dal primo ospedale, che a metà novembre 2021 ha riaperto il nuovo “Temporary reception centre” per le persone “in transito” da 1.500 posti. Una “inedita forma di segregazione senza base giuridica dove la dignità umana viene calpestata” sostiene la Rete Rivolti ai Balcani.
Il principale finanziatore è stata l’Unione europea (54%), seguita dai governi di Austria (20,9%), Germania (19,2%), Svizzera (6%), Italia (2,5%) e dalla Banca centrale europea (2,25%. L’Oim dichiara che i fondi del ministero degli Esteri italiano destinati alla costruzione di Lipa (80.000 euro) sono stati impiegati per la costruzione, tracciato e allaccio di elettricità e acqua. Se ne aggiungono 422,538.08 per 16 mesi di costi operativi, sempre da parte del ministero degli Esteri. Il resto, poco più 1 milione di euro, è destinato alle altre attività del progetto orientate alla raccolta dati, “monitoraggio” e analisi dei flussi delle persone in transito nel Paese. L’Italia ha quindi finanziato con un milione e mezzo di euro il Temporary reception Centre sul confine tra Bosnia e Croazia.
Lunedì 27 dicembre RiVolti ai Balcani ha presentato il nuovo report di denuncia e informazione sul campo. Il report dal titolo “Lipa, dove fallisce l’Europa” spiega perché non c’è niente di veramente temporaneo e svela il volto di un’Europa che parla di quote di redistribuzione e solidarietà mentre investe sui respingimenti costruendo luoghi dove le persone sono dimenticate e i diritti fondamentali sospesi.
Nella prima parte ascoltiamo l’introduzione di Duccio Facchini (direttore di Altreconomia) e gli interventi di Diego Saccora (Lungo la rotta balcanica, autore del report) e Gianfranco Schiavone (ICS, Asgi, autore del report) Ascolta o scarica
Nella seconda parte (dopo breve intervento di Duccio Facchini) parola agli europarlamentari Elisabetta Gualmini e Pietro Bartolo. Si chiude con le domande e le risposte poste dagli utenti in collegamento Ascolta o scarica
Il report “Lipa, il campo dove fallisce l’Europa” è gratuitamente scaricabile dal sito di Altreconomia. Una lettura consigliata per vedere da vicino la brutale “strategia” dell’Unione europea in atto verso le persone migranti.