La Fortezza Europa si blinda. Oggi a Malta inizia il vertice Ue sui migranti, con il chiaro obbiettivo di blindare il confine con la Libia obbligando i migranti a non partire dalle coste. Ieri, giovedì 2 febbraio, Gentiloni ha firmato col suo omologo libico Serraj un memorandum triennale che prevede per i libici soldi, mezzi ed addestramento per la guardia costiera, e per i migranti respingimenti e deportazioni in centri di detenzione ad hoc.
Insomma, come accaduto con la Turchia di Erdogan, l’Europa vuole trasformare la Libia in un carcere a cielo aperto per migranti a ridosso delle sue frontiere esterne.
Congratulazioni all’accordo italiano da parte di Juncker, Tusk e Tajani. “L’accordo con la Libia apre un capitolo nuovo”, l’Italia “ha fatto la sua parte, ora ci aspettiamo risorse e impegno da parte dell’Unione europea”ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni.
Certo è che la Libia resta un paese instabile, una situazione fuori controllo dove i migranti vengono trattati in modo inumano. E’ quanto emerge anche dal rapporto delle nazioni Unite ” detenuti e disumanizzati, rapporto sulle violazioni dei diritti umani dei migranti in Libia” messo nero su bianco lo scorso dicembre dall’alto commissario per i diritti umani.
Noi abbiamo chiesto un commento ad Alessandra Sciurba, ricercatrice dell’università di Bergamo e dell’associazione “A Buon Diritto” Sicilia. Con le parliamo anche della situazione in Serbia nei campi profughi, perchè si vuole blindare la rotta a sud dell’Europa così come si è già blindata quella a est, distruggendo in entrambi i casi il diritti d’asilo. Ascolta o scarica