Siamo rimasti sconcertati nell’apprendere che l’estrema destra milanese, magicamente unita sotto l’icona di Sergio Ramelli ma soprattutto nella rivendicazione del diritto alla commemorazione dei caduti della repubblica di Salò e degli aguzzini nazifascisti, ha in programma una settimana di mobilitazioni e iniziative pubbliche a partire dal 24 aprile fino al 1° maggio (compresa una messa al cimitero Maggiore in onore di Mussolini domenica 18 aprile). Ancora più allibiti siamo rimasti nel sapere che in consiglio di zona 3, dove si discuteva sulla richiesta di uno spazio pubblico per un concerto nazirock per sabato 24 aprile, sia passata (anche con i voti dei rappresentanti del PD) la mozione che posticipa tale evento al 2 maggio ma ne garantisce la legittimità politica e il finanziamento con soldi pubblici. Il coacervo di realtà neofasciste che promuovono l’iniziativa, che vanno da Forza Nuova agli Hammerskin, da Fiamma Tricolore a Casapound, spalleggiate e foraggiate dalla destra parlamentare, crede che sia venuto il momento per alzare la testa e, fregandosene della Costituzione e degli ideali che l’hanno ispirata, attuare quella strategia di sdoganamento del pensiero e della storia del fascismo attraverso un’operazione di revisionismo e di equiparazione tra vittime e carnefici (in un paese che sembra aver perso la memoria), facendo leva sul razzismo dilagante attestato dai risultati elettorali e spacciando per nuova quell’ideologia di potenza e sfruttamento che portò ai più efferati crimini della storia. La sinistra istituzionale di fronte a questa arroganza non trova di meglio che appellarsi alla pacificazione e alla par-condicio, rendendosi complice dell’accettazione passiva da parte dei cittadini di questa propaganda totalitaria e xenofoba e magari interrogandosi sulle motivazioni della sconfitta elettorale. Oltre al fatto che reputiamo una grave e inaudita provocazione indire iniziative dichiaratamente fasciste alla vigilia della festa della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile e a ridosso della giornata di lotta del 1° maggio, sentiamo la necessità di lanciare un appello alla mobilitazione generale perché tutto ciò non possa accadere, né in questi giorni né mai. Indiciamo quindi un’assemblea pubblica cittadina mercoledì sera 21 aprile alla cascina autogestita Torchiera per confrontarsi attraverso analisi politiche e per arrivare a proposte concrete di azione e mobilitazione che riescano a coinvolgere tutti quei cittadini che credono ancora nei valori della Resistenza e che, come noi, sono indignati.
Partigiani in ogni Quartiere
Cosa Succede?
A Milano si sta preparando un RADUNO NAZIFASCISTA in grande stile con la copertura di settori del Pdl e finanche della Lega Nord. Iniziativa principale un concerto il 24 aprile ai giardini “Sergio Ramelli” di Milano. Il tutto inizierà domenica prossima al Cimitero Maggiore con una messa in onore di Mussolini e proseguirà con una settimana di iniziative che durerà dal 24 aprile al 1° Maggio. Ne discute domani il consiglio di Zona 3.
Immagina una città dove i neonazisti organizzano concerti in una piazza pubblica. Immagina una città dove le organizzazioni neofasciste hanno rapporti strutturali con la destra istituzionale al governo.
Immagina una città dove un consiglio di zona appoggia le iniziative dei neonazisti. Dove pensi che sia questa città? In Polonia, in Ungheria, in uno dei Paesi dell’est che hanno visto le destre radicali occupare grande spazio nella vita pubblica. No ti sbagli questa città è Milano. La Milano della grande tradizione democratica e antifascista. Tradizione perché oramai il governo della città è nelle mani di una coalizione che in molte sue componenti scavalca la destra radicale sul terreno dei razzismi, dell’omofobia e della xenofobia.
Crediamo però che esista ancora una città che non può tollerare che si tengano raduni neonazisti, specialmente quando sono supportati anche da loschi figuri istituzionali. Una città che rigetta sia chi pratica il razzismo nelle strade ma anche chi lo impone come legge dello stato dall’alto delle proprie cariche governative e parlamentari.La Milano che amiamo è stanca di vedere scorrazzare a braccetto i vari La Russa Bros., i Borghezio, gli Jonghi-Lavarini, i Prosperini, i De Corato, i Guaglianone, i Fidanza con i “fascisti del III millennio” (così simili a quelli del millennio passato da essere indistinguibili) di Casa Pound (fu Cuore Nero) e con i nazi-catto integralisti di Forza Nuova.
Milano non può tollerare che venga usata come laboratorio per le relazioni pericolose fra la destra perbenista law & order di Lega e Pdl e lo “squadrismo del nuovo millennio”.
Milano non accetta che, specialmente a poche ore dalla festa della liberazione dal nazifascismo, si possa tenere, con l’autorizzazione del Consiglio di Zona 3, un concerto organizzato dai peggiori razzisti e neonazisti all’interno di un giardino pubblico.
Né qui né altrove…. Per fascisti e razzisti non c’è posto! Milano odia razzisti e fascisti.
I Corsari amano Milano.
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Si vabbè ragà ma che si fa?facciamo qualcosa!