Milano. Manganellate per eseguire uno sgombero. Una vetrina per l’Expo?
- maggio 29, 2014
- in casa, lotte sociali
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Milano sarà la vetrina mondiale per l’Expo. Al momento è una vergogna quasi quotidiana. Questa mattina sono piovute una gragnuola di manganellate contro gli attivisti del centro sociale Lambretta e i cittadini del comitato di Zona 4, in via del Turchino 20.
Un gruppo di giovani ha infatti cercato di fermare polizia e carabinieri in tenuta anti-sommossa per impedire lo sgombero dell’abitazione occupata dove c’erano una donna italiana e due immigrati: l’occupazione andava avanti da luglio 2013.
Nell’appartamento non sono stati trovati i due minori che avrebbero dovuto essere con la madre. Al tentativo di ostacolare lo sfratto gli agenti hanno risposto con una carica. Martedì, da un altro immobile occupato al civico 22 di via del Turchino, era stata sgomberata una donna di 35 anni, di nazionalità marocchina, con una figlia di sei anni: la straniera aveva rifiutato l’alloggio temporaneo in una struttura di accoglienza.
Per una amara ironia della sorte gli scontri sono avvenuti sotto casa di Michelle Ferrulli, morto nel giugno 2011 dopo essere stato picchiato dalla polizia durante un controllo e attivo nel comitato inquilini del quartiere. Nel pomeriggio i giovani del collettivo Lambretta hanno convocato un presidio davanti a Palazzo Marino. A piazza Scala sono confluite circa 200 persone. Presenti il Collettivo Lambretta, Zam, la Rete Studenti e numerosi solidali. In arrivo anche il Comitato Abitanti San Siro.
I manifestanti hanno chiesto un incontro con l’Assessore Benelli che fino a poco fa stava partecipando a un appuntamento a Palazzo Marino sulla questione casa a Milano. L’assessore tramite intermediari ha però fatto comunicare ai manifestanti la sua assenza, negando così l’incontro.
da contropiano
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