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Milano: provvedimenti contro attivisti di Ultima Generazione per il blitz al ristorante Cracco

Blitz da Cracco di Ultima generazione, provvedimenti per 12 attivisti

Tre blitz per imbrattare il ristorante dello chef stellato Carlo Cracco a Milano: è la campagna «il Giusto prezzo» di Ultima generazione, incentrata sulla povertà e l’elevato costo del cibo. A dodici attivisti ieri è stato notificato dal questore Bruno Megale sette avvisi di avvio del foglio di via obbligatorio da Milano, due fogli di via obbligatori della durata di due anni e undici divieti di accesso nei locali pubblici (Dacur). La protesta si è svolta il 19, il 23 e il 26 marzo quando, dopo aver effettuato una consumazione all’interno del locale, i manifestanti avevano esposto uno striscione con la scritta «Ultima Generazione – Il Giusto prezzo» per poi sedersi per terra e occupare la sala del ristorante, opponendo resistenza passiva. Il 23 marzo avevano anche imbrattato gli arredi della veranda con salsa di pomodoro.

Con il foglio di via obbligatorio è vietato ai destinatari di ritornare a Milano, salvo per comprovate esigenze di salute, studio o lavoro con istanza motivata alla questura. Con i divieti, invece, è interdetta a chi li riceve la possibilità di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici presenti nel centro di Milano. «Attaccare Cracco non significa dire che Cracco è il problema – avevano spiegano gli attivisti – ma mettere in evidenza l’abisso tra chi ha troppo e chi non ha abbastanza. La fame non è una fatalità, è una questione politica». Gli attivisti avevano chiesto allo chef di «aprire le porte del ristorante, ogni giovedì, offrendo pasti gratuiti al di fuori della sua clientela».

L’ultimo blitz ha avuto strascichi di accuse nei confronti dello chef stellato: «Cracco – avevano denunciato da Ultima Generazione – ha sottratto il cellulare a Paola Del Dosso, che stava documentando l’azione, e si è allontanato. Alla sua richiesta di restituirlo, lo chef aveva risposto ‘assolutamente no’». Tre attiviste erano state portate in questura e avevano sporto denuncia per furto. Dallo chef è arrivata una risposta ironica: «Non offriamo pasti sospesi ma pubblicità gratuita». La replica di Ultima generazione: «Noi parliamo di un mondo sospeso tra disuguaglianza e collasso climatico».

 

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