«Minchia, le botte che hanno preso quei due neri» Le intercettazioni dei carabinieri arrestati in Lunigiana
- giugno 16, 2017
- in malapolizia
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Al alcuni sequestrate pistole elettriche: “Ogni tanto diamo una scaricatella”
«I negri sono degli idioti, sono delle scimmie». «Profugo? Io ti do una randellata nel muso se non stai zitto». «Minchia, le botte che hanno preso quei due neri». «Lo abbiamo preso, lo saccagnavamo di botte perché non voleva entrare in macchina… quante gliene abbiamo date». «Come siamo caduti in basso! Questa (parlano di Alessandra Mussolini – ndr) dice: “Tagliate i capelli al negro clandestino”. Il nonno tutte saponette ha fatto. Cioè, vuoi mettere la differenza proprio di utilità di sta gente? Ha capito tutto tuo nonno, te non capisci un c…».
Conversazioni a ruota libera fra i carabinieri in servizio in Lunigiana. Intercettate dalle microspie piazzate nelle auto di servizio nel corso dell’inchiesta della procura di Massa costata l’arresto a quattro di loro e l’allontanamento dalla provincia di altri quattro, mentre ulteriori 18 militari e 4 civili sono indagati.
L’inchiesta documenta decine e decine di reati, fra cui almeno cinque brutali pestaggi subìti nell’ultimo anno da un clochard polacco e da immigrati nordafricani, uno dei quali sbattuto a terra, la faccia schiacciata con una scarpa contro l’asfalto, la canna della pistola in bocca, pugni e calci in tutto il corpo. Emergono anche condotte non così violente ma spregevoli, come fare pipì sui materassi sui quali dormivano degli extracomunitari.
«Se i nostri vertici volessero veramente che smettono con i furti… ci danno carta bianca. Per un mese… tu nel giro di un mese debelli il 90% dei delinquenti. Carta bianca però ci vuole, eh! Guarda anche senza uccidere… Tutti i marocchini che ci stanno qua, che spacciano, che cosano… li prendi una volta al giorno, li carichi in macchina… tutti i giorni e li gonfi di botte. Gli devasti la casa, gli devasti tutto quello che c’ha. Un po’ di sana violenza, vedi che nel giro di un mese già le cose son cambiate da così a così».