La celere, fedele al suo padroncino, ha circondato immediatamente i primi manifestanti che hanno raggiunto il concentramento. Caricando duramente il presidio non appena questo ha provato a rivendicare il suo legittimo diritto alla contestazione al ministro degli Interni. Nel contesto è stato arrestato un compagno, Davide, attivo nelle lotte sociali a Modena ed uno di quei giovani a cui il governo del cambiamento ha portato solo ulteriore precarietà e rabbia.
In centinaia via via nel corso della giornata hanno poi raggiunto parco Novi Sad, sede del concentramento, dando manforte ai manifestanti accerchiati. Sono partite nuove cariche sui compagni, alcuni dei quali sono rimasti feriti. Dopo qualche decina di minuti l’accerchiamento è stato sciolto.
In piazza in maniera prevalente è stato portato il tema dei nuovi lager etnici per migranti firmati da Salvini, i cosiddetti CPR. Questi nuovi lager sono una grave minaccia per la forza lavoro migrante che anima da anni le lotte durissime nel settore della logistica in Emilia-Romagna.
Cercando di dissuadere i migranti dalle lotte con questi nuovi strumenti, Salvini si fa portavoce delle esigenze dei padroni, a cui sempre è stato fedele in tutta la sua storia politica, ma anche della malavita, ben presente in Emilia-Romagna e come insegna il caso Siri anche tra i leghisti.
In tanti rimangono in presidio a Modena a richiedere la liberazione di Davide. Dalla giornata di oggi emerge la preziosa indicazione della piazza modenese: contestare Salvini si può e si deve, il razzismo del governo si deve mettere in crisi a partire dalle lotte sociali!
Il 18 maggio prossima assemblea della rete regionale Mai Più Lager in Emilia-Romagna a Modena (link). Seguiranno aggiornamenti..
da InfoAut
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A Modena, Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa hanno circondato, caricato e aggredito a più riprese, nell’arco del pomeriggio di oggi, venerdì 3 Maggio, gli antirazzisti che si stavano riunendo in presidio per contestare l’arrivo del ministro dell’Interno leghista Salvini in città per un comizio e contro il progetto di apertura di un nuovo CPR in Emilia, proprio nel modenese.
Ci sono alcuni compagni feriti, mentre altri sono riusciti a uscire dalla tenaglia repressiva e hanno bloccato la strada. Le cariche, con uso di gas lacrimogeni e violente manganellate, sono proseguite anche dopo la conclusione della passerella elettorale del Ministro dell’Interno e ledere della Lega in vista delle Europee. Un compagno, fermato nel corso delle cariche, è stato portato in Questura e poi rilasciato.
Il racconto della giornata con Andrea, dello spazio Guernic di Modena Ascolta o scarica