Napoli: Dodici denunce per il corteo contro neofascismo e razzismo del 30 settembre
- marzo 16, 2010
- in antifascismo
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E’ stato notificato un atto di chiusura delle indagini con denunce a dodici antirazzisti che hanno partecipato al corteo cittadino del 30 settembre 2009, quando molte migliaia di persone manifestarono a Materdei nell’anniversario delle quattro giornate di Napoli, contro il tentativo di insediamento di un gruppo neofascista che in tutta italia predica e pratica xenofobia e squadrismo e il cui leader (Iannone) dichiara pubblicamente che “Hitler era un rivoluzionario”…
Oltre 5000 persone manifestarono contro il razzismo, il neo-fascismo e il sessismo. Studenti delle scuole superiori e dell’università, i movimenti sociali napoletani, il coordinamento dei precari della scuola, i collettivi Glbt, una folta rappresentanza del coordinamento degli immigrati, associazioni come Attac, i comitati ambientalisti come Chiaiano e realtà democratiche di Materdei come il comitato di quartiere, forze democratiche, l’ANPI e varie associazioni. Una presenza imponente (in un giorno feriale…) che testimoniò da subito la sensibilità e l’insofferenza diffusa verso questi fenomeni odiosi che si richiamano alla tirannia (“fascisti del terzo millennio…”!) e speculano sulle paure sociali.
Alla fine della manifestazione il corteo “chiese di apporre nella strada in cui si trovava l’occupazione dei neofascisti una targa a Maddalena Cerasuolo, partigiana delle 4 giornate di Napoli e originaria proprio di quelle strade”. Di fronte al rifiuto della Questura, il corteo cercò di passare con dei pannelli che “rappresentavano gli orrori del fascismo e del razzismo e fu fermato dalla celere in assetto antisommossa”.
Oggi arriva l’avviso di chiusura delle indagini con denunce che vanno dall’interruzione di pubblico servizio a resistenza e lesioni:
“Accuse molto singolari – sottolinea la Rete – perchè non capiamo come possa esserci stato blocco della circolazione su Salvator Rosa visto che il corteo era autorizzato! E poi siamo davvero curiosi di capire perchè dei poliziotti si sono fatti refertare… visto che il corteo cercò di passare solo con schermi difensivi come si vede da tutte le immagini circolate. Al contrario la polizia sparò lacrimogeni ad altezza uomo.
“Ma più di ogni altra cosa rimarchiamo che a fronte di oltre una decina di episodi di aggressioni squadriste portate avanti nei mesi scorsi dai neofascisti, con la classica dinamica dell’agguato alle persone le più svariate, da studenti ad attivisti a semplici abitanti del quartiere, venga perseguita la mobilitazione pubblica e di massa di migliaia di persone che al razzismo e al neofascismo si oppongono…”.
Proprio domenica scorsa 7 marzo, su iniziativa del Comitato di abitanti del quartiere di Materdei, molte centinaia di abitanti, napoletani e srilankesi, hanno partecipato alla “festa del friariello, l’unico fascio che ci interessa”, iniziativa multiculturale nella piazza della metro con musica (srilankese e tarantelle), video e installazioni per rivendicare la creazione di un asilo pubblico interculturale nell’ex-convento di via San Raffaele. Un vero successo che dimostra in maniera lampante le sensibilità antirazziste e la vocazione di apertura del quartiere.
Oltre 5000 persone manifestarono contro il razzismo, il neo-fascismo e il sessismo. Studenti delle scuole superiori e dell’università, i movimenti sociali napoletani, il coordinamento dei precari della scuola, i collettivi Glbt, una folta rappresentanza del coordinamento degli immigrati, associazioni come Attac, i comitati ambientalisti come Chiaiano e realtà democratiche di Materdei come il comitato di quartiere, forze democratiche, l’ANPI e varie associazioni. Una presenza imponente (in un giorno feriale…) che testimoniò da subito la sensibilità e l’insofferenza diffusa verso questi fenomeni odiosi che si richiamano alla tirannia (“fascisti del terzo millennio…”!) e speculano sulle paure sociali.
Alla fine della manifestazione il corteo “chiese di apporre nella strada in cui si trovava l’occupazione dei neofascisti una targa a Maddalena Cerasuolo, partigiana delle 4 giornate di Napoli e originaria proprio di quelle strade”. Di fronte al rifiuto della Questura, il corteo cercò di passare con dei pannelli che “rappresentavano gli orrori del fascismo e del razzismo e fu fermato dalla celere in assetto antisommossa”.
Oggi arriva l’avviso di chiusura delle indagini con denunce che vanno dall’interruzione di pubblico servizio a resistenza e lesioni:
“Accuse molto singolari – sottolinea la Rete – perchè non capiamo come possa esserci stato blocco della circolazione su Salvator Rosa visto che il corteo era autorizzato! E poi siamo davvero curiosi di capire perchè dei poliziotti si sono fatti refertare… visto che il corteo cercò di passare solo con schermi difensivi come si vede da tutte le immagini circolate. Al contrario la polizia sparò lacrimogeni ad altezza uomo.
“Ma più di ogni altra cosa rimarchiamo che a fronte di oltre una decina di episodi di aggressioni squadriste portate avanti nei mesi scorsi dai neofascisti, con la classica dinamica dell’agguato alle persone le più svariate, da studenti ad attivisti a semplici abitanti del quartiere, venga perseguita la mobilitazione pubblica e di massa di migliaia di persone che al razzismo e al neofascismo si oppongono…”.
Proprio domenica scorsa 7 marzo, su iniziativa del Comitato di abitanti del quartiere di Materdei, molte centinaia di abitanti, napoletani e srilankesi, hanno partecipato alla “festa del friariello, l’unico fascio che ci interessa”, iniziativa multiculturale nella piazza della metro con musica (srilankese e tarantelle), video e installazioni per rivendicare la creazione di un asilo pubblico interculturale nell’ex-convento di via San Raffaele. Un vero successo che dimostra in maniera lampante le sensibilità antirazziste e la vocazione di apertura del quartiere.
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