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Napoli: repressione contro le lotte sociali

La Questura di Napoli ha chiesto al Tribunale l’applicazione di alcune Misure di Sorveglianza Speciale, per i prossimi tre anni, contro un compagno (Gino Monteleone)dei Precari Bros Organizzati.
Attraverso la costruzione di un Dossier zeppo di notizie false, imprecisioni e vere e proprie calunnie ai danni di un attivista del Coordinamento di Lotta per il Lavoro, da sempre in prima fila nelle mobilitazioni contro la disoccupazione e la precarietà, la Polizia napoletana sta concretizzando il dichiarato obiettivo di distruggere non solo il compagno in questione ma l’intera Vertenza dei Precari Bros di Napoli e provincia.

QUESTA VERGOGNOSA OPERAZIONE REPRESSIVA DEVE ESSERE FERMATA.
Mentre la politica economica del governo attacca le condizioni di vita e di lavoro dei ceti popolari, mentre l’Amministrazione Caldoro ha abolito il Reddito di Cittadinanza, i finanziamenti agli Operatori Sociali, ha interrotto il Progetto Bros, ha imposto i ticket sanitari e la chiusura di alcuni ospedali, mentre si colpisce il diritto allo studio e si tagliano le spese sociali diventa necessario, per le istituzioni tutte, criminalizzare e reprimere chiunque si ribella a questi odiosi provvedimenti e decide di organizzarsi e lottare per far valere i propri diritti.

QUANTI HANNO A CUORE LA LIBERTA’ DELLE LOTTE E IL DIRITTO AL DISSENSO, QUANTI NON VOGLIONO ABBASSARE LA TESTA DI FRONTE ALL’ARROGANZA DELLE ISTITUZIONI E ALLA REPRESSIONE CONTRO I LAVORATORI, GLI STUDENTI E I DISOCCUPATI DEVONO MOBILITARSI IMMEDIATAMENTE A DIFESA DEL COMPAGNO INQUISITO E DELLA PIENA LIBERTA’ DI MOVIMENTO!
Chiunque vuole difendere la democrazia e la libertà deve solidarizzare con Gino e con i movimenti sociali di questa città!!

Coordinamento di Lotta per il Lavoro – NAPOLI

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