Napoli: Studente picchiato e aggredito dalla polizia municipale
- ottobre 05, 2013
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«Gomitate nello stomaco, insulti razzisti, mi hanno anche tirato per i capelli. Ed un uomo altissimo e massiccio, con gli occhiali, mi è salito addosso con tutto il suo peso». Nabil Ayachi, parlando, mostra la sua denuncia di due pagine, presentata ieri in questura. Ed un referto medico del pronto soccorso del Loreto nuovo: codice giallo, aggressione, guaribile in 4 giorni, ricovero rifiutato.
Quel che riferisce sarebbe accaduto all’interno di una stazione di polizia municipale vicino a corso Garibaldi. Sarebbe stato aggredito e malmenato prima in strada e poi una volta fermato, all’interno del posto di polizia muncipale. Ieri, verso le 16, 30, considerandosi in pericolo, sarebbe scappato da una finestra della stazione di polizia per correre al più vicino commissariato dove ha spiegato i fatti.
Sta di fatto che Ayachi, 29 anni, si comporta linearmente. I fatti accaduti li riferisce alla polizia in una denuncia molto dettagliata alla Questura. Le lesioni vengono rilevate al pronto soccorso. Riferisce, addirittura, di essere stato in grado, prima della fuga, di chiamare dal cellulare i carabinieri. In cerca di aiuto. “Mi hanno risposto – ma non sei alla polizia? A che ti serviamo noi? Ho cercato di spiegare che avevo bisogno dei carabinieri perchè ero dalla polizia municipale”.
Ayachi, a Napoli per studiare all’Orientale, un figlio italiano, riferisce di avere una laurea in filosofia, conseguita in Marocco. E’, di certo, una persona colta. Riferisce, infatti, di aver reagito ai maltrattamenti con consapevolezza dei suoi diritti. Consapevolezza che l’ha spinto in questura a denunciare i fatti allo Stato italiano.