Napoli: Violenze alla caserma Raniero, i pm: condannate quegli agenti per sequestro
Il pm Marco Del Gaudio – che si è alternato nell’accusa con il pm Fabio De Cristofaro – ha chiesto la condanna dei due vicequestori e dei poliziotti coinvolti nella cosiddetta vicenda della «caserma Raniero Virgilio», la caserma di piazza Carlo III nella quale vennero portati – e seconda l’accusa maltrattati – 83 militanti no global che avevano partecipato il 17 marzo 2001 alle manifestazioni di protesta contro il Global Forum che si stava svolgendo a Napoli.
PENE RICHIESTE – I pm hanno chiesto 2 anni e otto mesi per i vicequestori Fabio Ciccimarra e Carlo Solimene, pene minori per altri diciotto poliziotti coinvolti (otto di questi furono anche arrestati, ma scarcerati dal Riesame). Per tutti l’accusa principale è di sequestro di persona.
COSA SUCCESSE – La ricostruzione dei pm è meticolosa. Secondo l’accusa 83 giovani partecipanti alle manifestazioni furono prelevati dai drappelli dagli ospedali dove erano andati a farsi medicare e portati in caserma subendo due ore e mezzo di abusi e violenze. «Quelli che sono giunti alla Raniero Virgilio – scrissero i pm nell’ordine di arresto – tra le 12.30 e le 15 sono stati accolti all’ingresso da sputi, insulti e minacce. Scontri al Global Forum 2001 di Napoli Una volta entrati all’interno della cosiddetta sala benessere sono stati costretti a mettersi in ginocchio con la faccia rivolta contro il muro e le mani dietro la testa, ed in tale posizione è stato loro imposto di restare per ore. Ai fermati è stato ordinato di non comunicare tra loro e – ovviamente – con l’esterno. Sono stati ripetutamente colpiti da tergo con calci, pugni e manganellate. Sempre mentre si trovavano in ginocchio sono stati nuovamente ingiuriati e intimiditi, poi sono stati costretti all’interno di un bagno dove hanno subito umilianti ispezioni corporali e spesso violenti pestaggi».
POLIZIOTTI ARRESTATI E SCONTRO CON LA PROCURA – Dopo l’arresto di otto poliziotti coinvolti nei fatti della caserma Raniero, si scatena la rivolta Gli agenti per protesta formano una «catena umana» davanti alla Questura. Un fatto clamoroso e senza precedenti che determina uno strappo tra Questura e Procura.
fonte: Corriere del Mezzogiorno
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è stata la prova generale che poi hanno messo in pratica a bolzaneto alla caserma diaz . anche a napoli la repressione era stata durissima , hanno chiuso i ragazzi nella piazza e giù botte e arresti …una vergogna