No Muos: aggiornamenti – Cassazione conferma sequestro, 7 a giudizio per reati ambientali, un attivista in carcere.
- marzo 11, 2016
- in lotte territoriali, misure repressive, no muos
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Giorni di lotta intensi per il movimento No Muos. Dopo l’accensione delle antenne per alcune “verificazioni” di dubbia entità riguardanti i rischi per la popolazione, molti sono stati i cittadini che, temendo per la propria salute, si sono allontanati da Niscemi.
L’indefessa protesta del movimento No Muos ha portato ad alcune rilevanti vittorie:
— LA CASSAZIONE CONFERMA IL SEQUESTRO DELL’AREA:
La Cassazione non ha accolto la tesi dell’Avvocatura dello Stato, che per conto del Ministero della Difesa chiedeva l’annullamento del sequestro dell’impianto Muos. Il sequestro dell’area è stato invece confermato: il Muos risulta costruito su un’area di elevata inedificabilità (Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi) e pertanto è abusivo.
Ci si chiede quindi a cosa servono le rilevazioni in corso sulle emissioni elettromagnetiche delle antenne, disposte dal Consiglio di giustizia amministrativa.
FONTE: Ansa
— LA PROCURA DI CALTAGIRONE CITA 7 PERSONE A GIUDIZIO PER REATI AMBIENTALI, TRA CUI UN CITTADINO AMERICANO.
Il Muos è pubblicamente sotto processo! Sette persone sono state citate a giudizio per reati ambientali: i lavori sarebbero stati realizzati in un’area di inedificabilità assoluta, senza autorizzazione,e violando il decreto di istituzione della riserva della Sughereta.
Tra le persone chiamate in causa: il dirigente della Regione Giovanni Arone, colui che ha firmato le due autorizzazioni nel 2011, i rappresentanti legali delle ditte a cui sono stati affidati i lavori e quelle a cui sono stati subappaltati, il cittadino americano Mark Andrew Gelsinger, che per conto della Marina militare USA ha affidato i lavori di costruzione del Muos alla società Gemmo Impianti nel 2007. Quest’ultimo, tuttavia, non può essere processato in Italia e comparirà a giudizio negli USA.
Nei confronti degli altri sei imputati scatta la citazione diretta in giudizio. Si tratta di un rito speciale, possibile in presenza di violazioni ambientali ed edilizie e che bypassa l’udienza preliminare, andando immediatamente a processo davanti a un giudice monocratico.
FONTI: http://popoffquotidiano.it/2016/03/11/il-muos-va-alla-sbarra/
http://meridionews.it/articolo/41401/muos-in-sette-a-processo-per-reati-ambientali-la-procura-cita-anche-un-cittadino-americano/
Ma alle vittorie ottenute dal movimento, si accosta un’amara consapevolezza: Turi Vaccaro, pacifista e figura storica del movimento No Muos, resta in carcere.
— TURI IN CARCERE
“Lo ha stabilito il Tribunale di Gela. Si è appena conclusa l’udienza del processo contro il pacifista. Sono stati ascoltati due poliziotti che hanno fornito la loro versione dei fatti. Il giudice ha confermato l’arresto e deciso che Turi dovrà attendere la prossima udienza, prevista giorno 1 aprile, rinchiuso nel carcere di Gela.
Le accuse sono resistenza, danneggiamento aggravato e violazione del divieto di dimora.
A Turi va tutta la nostra solidarietà. Lo Stato si autoassolve per aver difeso un’opera abusiva e illegittima ma reprime le azioni del non violento.”
Foto di Francesco D’Amore
(Comitato No Muos)