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No Tav: La valle non è sola, manifestazioni e blocchi in tutta Italia

Dopo le cariche e gli scontri, durante lo sgombero del presidio No Tav allo svincolo di Chianocco sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia,  tutta Italia si è mobilitata a sostegno e in solidarietò con le popolazione della valle e il movimento No Tav, raccogliendo l’invitito  “Blocchiamo tutto!”.
Da Milano a Catania, passando per Lecce, Bari, Ancona, Napoli,Genova,  Roma, Campobasso, Ferrara, Firenze Brescia, Bergamo, Savona, fino a Trento e Trieste e tante altre.

Sono arrabbiati i valsusini per l’atteggiamento coloniale dello Stato Italiano nei confronti della popolazione della valle, trattata appunto come quella di un paese occupato e non come un pezzo del territorio nazionale che chiede che le sue ragioni vengano prese in considerazione. Sono ancora più arrabbiati dopo la violenza gratuita delle centinaia di celerini che ieri sera, non contenti di aver già sgomberato e disperso gli attivisti dopo aver spazzato via la barricata sulla A32, hanno rincorso alcuni manifestanti fin dentri i vicoli dei paesi, entrando addirittura in alcuni eserciti commerciali con violenza. Un video che circola sul web documenta in particolare la violenta irruzione dei Poliziotti in un bar di Bussoleno. Nel filmato si vedono gli agenti, alla ricerca degli attivisti che avevano bloccato lo svincolo dell’autostrada del Frejus e avevano resistito allo sgombero, che arrivano davanti alla porta del locale; trovandola chiusa pensano bene di sfasciare la vetrata della porta ed entrare. Un’attivista incinta viene colta da malore.
Duro il commento di Giorgio Cremaschi che ieri ha partecipato al blocco di Chianocco. “La violenza, ieri, è stata soprattutto esercitata in maniera immotivata, ingiustificata ed esagerata dalle forze dell’ordine, perché la resistenza era assolutamente non violenta” dice il presidente del comitato centrale della Fiom.
A Roma, nel primissimo pomeriggio di ieri,  un gruppo di attivisti sostenitori del movimento No Tav è entrato nell’ingresso e nell’atrio della direzione nazionale del Pd in via Sant’ Andrea delle Fratte. Pare che su indicazione del segretario Bersani, il responsabile sicurezza del PD Fiano abbia proposto ai manifestanti di entrare in sede e andare nella sala conferenze per discutere nel merito della questione della Tav. Dopo un momento di indecisione, i manifestanti hanno però respinto la proposta chiedendo, invece, la pubblicazione sul sito del Partito democratico del loro manifesto. Gli attivisti hanno detto di voler dimostrare che gli abitanti della Val di Susa non sono soli, hanno chiesto la liberazione dei militanti del movimento arrestati e hanno rifiutato la proposta di Emanuele Fiano, responsabile sicurezza, di un incontro: per loro il Pd è il vero responsabile della Tav. Infine hanno annunciato che sabato a Roma si terrà una manifestazione per dimostrare che la vicenda non riguarda solo la Val di Susa. “Sono disposto a trattare ma non con i violenti“, è stato il messaggio del segretario Pd, Pier Luigi Bersani che ha di nuovo citato il pericolo dell’eversione e del terrorismo.  Le immagini dei manifestanti usciti dalla sede del Pd a Roma, sono state riprese dalla polizia scientifica e sono ora al vaglio degli investigatori, nei confronti di alcuni dei manifestanti, avverte la Polizia, potrebbero scattare delle denunce.
Da registrare anche che un blitz elettronico il collettivo di hacker-attivisti denominato Anonymous ha bloccato il sito del Corriere della Sera, insieme a Repubblica il maggiore sostenitore della tesi che la Tav è fondamentale e autore ieri del falso caso dei reporter del corriere.tv aggrediti dai No Tav in Val di Susa, ed i siti della Regione Piemonte e del comune di Torino.
Tensioni e cariche della Polizia, durante le manifestazioni, a Ancona, Genova, Milano.
«Neppure il tempo di cominciare il presidio di fronte alla stazione ad Ancona dei manifestanti No Tav che la polizia ha caricato a freddo i manifestanti», riferiscono gli organizzatori, spiegando di essere comunque «riusciti a bloccare il traffico lungo la statale ad Ancona e di conseguenza il traffico cittadino in direzione nord».
Momenti di tensione tra i manifestanti No Tav e le forze di sicurezza nei pressi della  Stazione Centrale di Milano, in piazza Luigi di Savoia. I manifestanti, circa 250  erano usciti dalla Stazione Centrale gridando ‘corteo, corteo’. Arrivati in piazza Luigi di Savoia però sono stati caricati dalla Polizia e alcuni manifestanti hanno risposto lanciando contro i poliziotti quello che gli capitava a tiro. Prima di uscire dalla Stazione i manifestanti avevano bloccato i binari centrali dello scalo, quelli su cui sostano i treni Frecciarossa.
A Genova dopo l’occupazione di una parte del porto gli attivisti sono tornati in piazza. Partiti in corteo dalla Prefettura gli attivisti hanno poi bloccato la  circolazione stradale in piazza Corvetto, dove  i reparti mobili della Polizia hanno caricato i manifestanti.
Dalla Val di Susa intanto si apprende che è un valsusino il manifestante arrestato. Si tratta di un ragazzo di Bussoleno di 32 anni, Federico Cambursano, che è stato arrestato ieri sera dalla Polizia durante lo sgombero dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. È accusato di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.