Il comitato “Piazza Carlo Giuliani”, Osservatorio Repressione e il Comitato Madri per Roma città aperta, hanno indetto, anche per questo anno, un concorso aperto agli student* delle scuole superiori e dei corsi di laurea triennale e student* dei corsi di laurea magistrale , con lo scopo di assegnare delle borse di studio a riguardo una ricerca sulla storia e sui percorsi politici dei movimenti che hanno animato e partecipato al vertice del G8 a Genova nel luglio 2001
Aspettiamo fiduciosi le vostre adesioni. Coraggio e buon lavoro!
Per informazioni: piazzacarlogiuliani@tiscali.it – info@osservatoriorepressione.info
“Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”.
Antonio Gramsci
Gli anniversari del G8 di Genova non rappresentano per noi una commemorazione, una rievocazione di ricordi fine a se stessa: sono la manifestazione di un percorso politico e intellettuale, consapevole e lungimirante, che non si è interrotto, sebbene abbia assunto forme diverse. Siamo convinti che sia possibile rintracciare delle linee di continuità tra i contenuti proposti da quell’insieme di movimenti che negli anni 2000 attraversarono il mondo e le rivendicazioni dei movimenti dei nostri giorni: come Fridays For Future, Non Una Di Meno che si aggiungono a tutti quei presidi territoriali che da anni portiamo nel cuore a cominciare dal movimento No TAV, e tutti i gruppi di studenti medi e universitari. Vorremmo evidenziare le linee di continuità e le differenze, comprendere i fenomeni storici, sociali, politici che hanno attraversato questi anni, diventare più consapevoli di ciò che lega e di ciò che separa lo snodo dei primi anni 2000 dal presente oggi. Per questo il Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio Repressione e il Comitato Madri per Roma città aperta hanno deciso di lanciare un invito allo studio, in un periodo in cui le risorse umane ed economiche per l’istruzione pubblica sono state ridotte all’osso e il lavoro della ricerca è stato svilito. L’alternanza scuola-lavoro, ingentilita nel nome ma non nella sostanza come PCTO, gli stage privi di tutele, sono l’emersione più evidente dei danni che può produrre l’ingresso a gamba tesa di una mentalità del profitto e della finanziarizzazione nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca. La spesa per l’istruzione in Italia si conferma tra le più basse nell’Unione europea attestandosi nel 2025 al 3,5% del Pil. Un dato che risulta ancora più grave, se confrontato col fatto che, contemporaneamente, si programmano investimenti di guerra per 15 miliardi di euro in più fino al 2026. Tuttavia, ciò che non viene detto è che l’Italia già negli scorsi anni ha riservato all’istruzione una percentuale di Pil notevolmente minore rispetto alla media europea. Per rendere l’idea, secondo i dati dell’Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea), nel 2018 con il 3,9 del Pil destinato all’istruzione l’Italia si è classificata a quartultimo posto in Europa. Peggio solo Bulgaria, Irlanda e Romania ed entro il 2025 potremmo collocarci all’ultimo gradino.
Scriveva Antonio Gramsci: «Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza».
Per questo e come nostro grido di madri, sorelle, compagn* contro l’uccisione materiale dei corpi dei giovanissimi travolti da stage o alternanze, contro l’attacco ai desideri, alla creatività, al pensiero critico presentiamo il bando “Per non dimentiCarlo” per sei borse di studio da destinare:
2 borse di studio del valore di 500,00 euro ciascuna a student* del quinto anno delle scuole superiori
2 borse di studio del valore di 700,00 euro ciascuna a student* dei corsi di laurea triennale
2 borse di studio del valore di 800,00 euro ciascuna a student* dei corsi di laurea magistrale
che presentino una ricerca sui percorsi politici dei movimenti che sono confluiti a Genova nel luglio 2001. In questi anni abbiamo dovuto concentrarci sulla repressione e sui processi, svolti alcuni e mai aperti altri a cominciare da quello per l’omicidio di Carlo Giuliani; abbiamo lottato e lottiamo ancora per avere giustizia e verità e abbiamo difeso chi è cadut* nelle trame di quella che non è giustizia ma vendetta mascherata da legalità. Eppure in questi anni molte cose sono accadute e, come ha messo in luce la mostra Cassandra nel 2011 e nel 2021, dire che “avevamo ragione noi” è un’amara quotidiana constatazione sulla quale, tuttavia, non intendiamo crogiolarci; siamo coscienti che le lotte politiche sono molto complesse, costantemente ridefinite da processi storici e sociali. Per questo invitiamo, anche chi non ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza del G8 2001, a studiarla concentrandosi in modo originale su un argomento a scelta o su uno dei temi che proponiamo di seguito e considerando la possibilità di confrontare quanto avvenuto all’inizio degli anni 2000 con il presente: siamo convint* che, al di là delle apparenze, quell’esperienza non si sia eclissata nel nulla e che possano intravedersi degli elementi, tanto di continuità quanto di rottura, che disegnano diverse strade dal 2001 ai nostri giorni. Pensiamo, inoltre, che questi anni non siano trascorsi invano e che, seppure con le loro delusioni, possano darci spunti per delle considerazioni nuove e aggiornate.
Tra gli argomenti che segnaliamo come spunti di riflessione non necessariamente esaustivi:
1. Motivazioni, forme di organizzazione, pratiche e istanze dei movimenti da Seattle ai nostri giorni: è possibile proporre una panoramica generale o un approfondimento che si concentri su uno o pochi movimenti.
2. Percorsi giudiziari e processi: da quelli relativi al G8 2001 (il mancato processo per l’uccisione di Carlo Giuliani, il processo a carico delle/i manifestanti accusate/i di devastazione e saccheggio, il processo Diaz, il processo Bolzaneto, i processi per le violenze sui/lle manifestanti nelle strade) a quelli riguardanti esperienze politiche più recenti (a titolo di esempio: le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il movimento dell’Onda tra il 2010 e il 2011, quelle riguardanti i presidi territoriali sparsi per l’Italia di cui i No Tav sono un esempio più noto ma non unico, le misure prese nei confronti di Ultima Generazione, l’ampio dibattito sul 41 bis nel caso di Alfredo Cospito).
3. Forme delle istituzioni sociali. Le prime istituzioni che ci vengono in mente, di solito, sono quelle con le iniziali maiuscole, statali o finanziarie; tuttavia anche altre forme di organizzazione, più informali e orizzontali, sono delle istituzioni che si basano su principi diversi e propongono forme di organizzazione e obiettivi diversi. Proponiamo di riflettere sul legame tra condizioni economiche, libertà e qualità della vita (accesso alle risorse e loro redistribuzione, crisi economiche, politiche di austerità e debito pubblico, gender gap, accesso ai servizi e loro gestione, giustizia sociale e accesso ai diritti fondamentali) attraverso una prospettiva che può rivolgersi alla Società intesa come ordine istituzionalizzato ufficiale, alle forme di Democrazia Partecipativa che nel corso degli anni sono state proposte e attuate, a entrambi questi ambiti messi a confronto tra loro.
4. Nel corso degli anni la partecipazione politica ha assunto la forma della cooperazione non governativa, oltre che del movimento. Tale modello di organizzazione è stato oggetto di diversi studi e considerazioni ed è recentemente tornato alla ribalta nel dibattito politico e mass mediatico, in particolare per ciò che riguarda: il diritto allo spostamento e la libertà di migrare, la produzione e commercializzazione di armi (guerre, politiche securitarie), le politiche per le pari opportunità (parità di genere, contrasto all’abilismo), l’estrattivismo (dal land grabbing al debito pubblico).
5.Il G8 di Genova è stato spesso considerato anche una delle prime occasioni in cui la possibilità di autoprodurre fonti audiovisive ha permesso di realizzare delle contronarrazioni multimediali capaci di mettere profondamente in discussione quelle massmediatiche. Il ruolo dei media nella costruzione e nella diffusione non solo di notizie, ma anche della loro interpretazione, di umori e pregiudizi nei confronti di certi argomenti e di alcune categorie sociali (talvolta la costruzione stessa di categorie sociali) è evidente ben prima del 2001. Proponiamo di approfondire il ruolo svolto dai mass media prima, durante e dopo il 2001, anche attraverso un confronto con eventi successivi e più recenti (guerre, conflitti sociali, proteste). Consapevoli, però, dell’esistenza di altri media, invitiamo anche a realizzare una rassegna critica dei documenti che hanno permesso di raccontare un’altra storia: documentari, film, fumetti, libri, spettacoli, brani musicali, podcast. Ancora una volta evidenziamo l’importanza di una prospettiva di insieme e di lunga durata: frequentemente autori/trici che hanno realizzato produzioni di simile qualità anche dopo (e talvolta prima) essersi dedicati al G8 2001.
METODOLOGIA: Nel chiedere di inserire nel vostro elaborato anche alcune note metodologiche sul percorso svolto, la ricerca delle fonti, la consultazione bibliografica e sitografica, precisiamo che è possibile partecipare attraverso molteplici forme di restituzione della propria ricerca:
1. Tesi: la ricerca può coincidere con la propria Tesina di Maturità o con la propria Tesi di Laurea (triennale o magistrale).
2. Saggio breve: in questo caso la ricerca dovrà coprire una lunghezza tra:
18.000 e 27.000 battute per gli student* del V anno delle scuole superiori;
25.000 e 45.000 battute per gli student* dei corsi di laurea triennale;
30.000 e 50.000 battute per gli student* dei corsi di laurea magistrale.
In tutti e tre i casi, il saggio andrà redatto in Arial corpo 12 interlinea singola.
3. Documento multimediale audiovisivo: documentario, corto teatrale e/o danzato, reading, rassegna fotografica, podcast. In questi casi i documentari e i podcast non dovranno superare la durata di 20 minuti circa; i corti teatrali e/o danzati e le reading non dovranno superare la durata di 15 minuti circa.
4. Scrittura creativa: fumetto, romanzo, testo poetico.
5. Opere d’arte visiva o acustica: tavole disegnate in digitale o a mano; composizioni musicali. In questi casi l’opera non dovrà superare le misure massime di circa cm 24*30 e dovrà essere inviata scansionata in formato digitale; la composizione musicale dovrà avere una durata non superiore a circa 7’:30”.
REGOLAMENTO: Per partecipare inviare il proprio materiale tramite mail agli indirizzi piazzacarlogiuliani@tiscali.it e info@osservatoriorepressione.info insieme a una lettera di motivazione, al proprio CV e a una breve presentazione entro e non oltre il 15 giugno 2024
Per partecipare:
1. con un testo scritto inviare la propria ricerca in formato .doc, .odt, o .rtf e .pdf unitamente all’abstract della medesima ricerca;
2. con un’opera visiva inviare l’opera in formato .jpg unitamente ad una presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso svolto, le motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di presentazione;
3. con un’opera audiovisiva inviare l’opera in formato .mp4 (se si tratta di corto teatrale e/o danzato o di reading, inviare la videoregistrazione) unitamente ad una presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso svolto, le motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di presentazione;
4. con un’opera acustica inviare l’opera in formato .wav e .mp3 unitamente ad una presentazione dell’opera che spieghi, oltre al percorso svolto, le motivazioni per cui è stata scelta tale modalità di presentazione.
Qualunque sia la forma scelta, si ricorda di allegare anche il riferimento alle fonti, alla bibliografia, alla sitografia e a qualsiasi altra eventuale documentazione utilizzata a supporto. Nel caso di partecipazione da parte di minorenni è necessaria una lettera di autorizzazione dei genitori o dei tutori legali. La partecipazione al bando è gratuita.
PREMIAZIONE: Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio sulla Repressione e Comitato Madri per Roma città aperta si riservano di versare due borse di studio del valore di 500 euro ciascuna per le ricerche presentate da student* del V anno delle scuole superiori, due borse di studio del valore di 700 euro ciascuna per le ricerche presentate da student* dei corsi di laurea triennale, due borse di studio del valore di 800 euro ciascuna per le ricerche presentate da student* dei corsi di laurea magistrale.
Gli elaborati ricevuti saranno valutati da una Commissione Giudicatrice nominata dagli Enti Promotori che decreterà i vincitori. La valutazione terrà conto dell’attinenza degli elaborati ai temi oggetto del bando, della loro originalità e la capacità divulgativa. La premiazione avverrà a Genova a luglio 2024 nel corso delle iniziative promosse dal Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV.
TRATTAMENTO DEI DATI: I dati personali forniti dai candidati saranno trattati esclusivamente per le finalità di gestione della procedura concorsuale, nel rispetto del diritto alla protezione dei dati personali e dei diritti alla tutela della riservatezza e dell’identità personale, di cui al Regolamento UE 2016/679.
ASPETTI FINALI: Gli elaborati pervenuti diventano di piena proprietà del Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV che acquisisce tutti i diritti di utilizzo, distribuzione e riproduzione delle opere presentate. Con l’adesione al bando i partecipanti accettano che il Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Osservatorio Repressione e Comitato Madri per Roma città aperta utilizzino il materiale inviato per finalità culturali quali: realizzazione di filmati relativi alla giornata di premiazione; realizzazione di programmi divulgativi e didattici su canali TV; pubblicazioni cartacee; manifestazioni ed eventi a scopo artistico, didattico e divulgativo; streaming gratuito e pubblicazione sul sito ufficiale del Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV www.piazzacarlogiuliani.it e/o siti collegati e per ogni altro uso consentito senza scopo di lucro e senza che nulla sia dovuto all’autore o all’autrice, pur garantendone la citazione.
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