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Non esistono guerre giuste. Non esistono poteri buoni

Propaganda di guerra, tempi difficili e facili entusiasmi.

Smentire le bugie della propaganda russa non significa essere filo Nato, l’Ucraina è uno stato indipendente che ha subito un’invasione e ha il diritto di difendersi, eppure dietro questo diritto i gruppi neonazisti e l’estrema destra si stanno riciclando come le vittime quando sarebbero altrettanto spietati e imperialisti se solo ne avessero la possibilità.

Smentire le bugie della propaganda ucraina non significa essere filo Putin, la Russia ha invaso uno Stato indipendente e sovrano, da vent’anni la dissidenza paga a caro prezzo (con arresti e la vita stessa) l’autoritarismo spietato di zar Putin e del suo sistema mafioso.

I popoli non sono riducibili ai loro governi: in guerra i popoli muoiono, scappano e fanno la fame mentre i governi prosperano e garantiscono l’industria militare.

È la legge della spartizione di potere, denaro, risorse, la legge dei confini e degli Stati nazione che per definire la propria forma passa ogni volta (e come sempre) dalla guerra.

Che non si inviano armi per cercare la pace ma per alimentare la guerra è un’evidenza.

Arrendersi all’idea che la guerra sia l’unico modo per confrontarsi (nell’era del nucleare, delle armi batteriologiche, ecc) è inaccettabile.

Ed è inutile, oltre che disonesto, chiudere gli occhi davanti ai nazisti foraggiati dalla Nato o ai mafiosi di Putin.

Non se ne esce parteggiando per qualcuno ma rompendo gli schemi della logica nazionale.

È inutile cercare del giusto, non si può trovare niente di giusto nella guerra perché è l’essenza stessa dell’ingiustizia.

Tiziana Barillà

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