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NoTap: Bliz notturno della polizia

Melendugno ore 2.30. Blitz della polizia durante la notte al cantiere Tap. L’enorme di spiegamento di polizia ha occupato l’area del cantiere, circondato il presidio No Tap bloccando i manifestanti, per realizzare a tradimento l’espianto degli ultimi 43 ulivi secolari. Nel frattempo le ruspe sono intervenute per distruggere le barricate erette nei giorni scorsi.

Nella notte le sedicenti forze dell’ordine sono tornate in forze ad attaccare il presidio permanente No Tap in località San Basilio a San Foca, Marina di (), scortando numerosi mezzi da lavoro. Impressionante il dispiegamento di uomini messo in campo dalla Questura. Abbattute le barricate che erano state erette nelle strade a ridosso della zona del cantiere del maxigasdotto Tap dopo la sentenza del TAR Lazio.

I No Tap, tramite i social network e diverse foto e video, denunciano abusi durante le operazioni sbirresche che hanno cercato di coglierli di sorpresa. In particolare hanno fatto sapere di essere stati bloccati per lungo tempo da un cordone di celerini dentro una proprietà privata dalla quale non potevano uscire. L’invito è quello di raggiungere il presidio.

Un primo collegamento telefonico con Gianluca, Movimento No Tap, alle 7.40 circa. Ascolta o scarica.

In un nuovo incontro tenutosi ieri alla presenza del prefetto Claudio Palomba, dei vertici del consorzio e dei tecnici agronomi della Regione Puglia, seguito al sopralluogo effettuato lunedì scorso dagli agronomi regionali, ieri era stata ribadita la necessità di provvedere a sistemare al più presto nei vasi gli 11 ulivi eradicati con la zolla che raccoglie le radici nel lotto A1 e che rischiano altrimenti di seccare. Tap aveva espresso la necessità di procedere all’invasamento entro il prossimo 30 aprile, visto che dopo non sarebbe possibile più farlo fino a novembre, come previsto dalla legge regionale. Secondo i tecnici dell’Osservatorio fitosanitario regionale e del Servizio provinciale dell’Agricoltura aspettare dopo l’estate avrebbe comportato una morte sicura per gli ulivi già zollati per via delle radici già recise. Gli attivisti del comitato No Tap avevano invece chiesto che le piante non fossero eradicate e messe nei vasi ma lasciate e curate sul terreno. (da Radio Onda d’Urto)

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