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NoTav: Silvano ai domiciliari per 4 mesi per le maschere antigas

Da ieri Silvano è agli arresti domiciliari per scontare 4 mesi di condanna definitiva per essere stato fermato con alcune maschere antigas e dei piombini da pesca, divenuti nelle cronache giornaliste “biglie di Piombo”, titolando , La Stampa in testa: Il caso Tav, nuovi scontri Bloccato il corriere della guerriglia Un autonomo portava le “armi” in Val Susa.

Per comprendere meglio il clima di quei giorni, bisogna conoscere un fatto:  le ferramenta della Valle di Susa avevano finito le maschere antigas perchè il popolo valsusino ne acquistò in massa, una per ogni componente della famiglia perchè era necessario difendersi dai lacrimogeni al cianuro (gas cs) che quotidianamente ci venivano sparati contro. La maschera antigas è divenuto un oggetto di uso comune, persino un simbolo, tutto ben raccontato da “Il Blues della Maschera Antigas” che potete ascoltare al fondo dell’articolo.

A Silvano va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, e abbiamo il piacere di pubblicare qui un messaggio che ci ha inviato:

no tav fino alla vittoria

Estate 2011, 3 luglio le forze dell’ordine sparano sui NOTAV oltre 4300 lacrimogeni al CS .
A seguito di questo violento attacco decido di attivarmi per recuperare alcune maschere , ne recupero 57.
Mentre mi dirigo verso la valle con le maschere in auto vengo fermato nei pressi di Avigliana da un
“casuale” controllo di 2 macchine digos e due volanti, durante la perquisizione viene rinvenuta una fionda
e anche materiale da pesca ( canna e piombi) , siccome non è reato possedere una maschera antigas
creano il caso , i piombi da pesca diventano biglie micidiali collegate ovviamente alla fionda, a nulla sono
servite le varie prove prodotte a conferma dell’uso dei piombi per attivita di pesca. ho subito la trafila dei
processi e adesso a distanza di 6 anni mi trovo a scontare esclusivamente per la detenzione della fionda
e bigli( e le maschere se le sono fregate?) una condanna a 4 mesi definitivi di domiciliari, firma
settimanale, e colloqui ogni 15 gg con i servizi sociali, una concessione permesso per recarsi al lavoro
diurno.
e ovvio che questo è solo un’intralcio nella mia lunga militanza che continuerà con sempre più
determinazione.

Un abbraccio, Silvano

http://www.notav.info