Oggi non si sono tolti il casco.. Cariche della polizia a Roma e MIlano
- dicembre 12, 2013
- in lotte sociali
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In piazza stamattina a Roma e Milano non c’erano “i forconi”, ma gli studenti dei collettivi. E quindi i celerini questa volta i caschi li hanno tenuti, ed hanno lavorato di manganello.
Ripetute e violente cariche questa mattina nella capitale contro il corteo, composto da alcune centinaia di studenti universitari, che era stato organizzato dai collettivi della Sapienza legati alla rete “Atenei in Rivolta” e ad altre realtà per contestare la annunciata presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del primo ministro Enrico Letta ad un convegno a proposito di “green economy”. Forse perché hanno impegni più seri e impellenti, forse per non incappare in antipatiche contestazioni, i due vip non si sono presentati. Ma gli studenti hanno deciso giustamente di mantenere la mobilitazione e così hanno sfilato all’interno della città universitaria contro governo, tagli e austerity. Anche perchè all’interno del Rettorato della Sapienza c’era una schiera di ministri, sindaci, governatori e chi più ne ha più ne metta.
“Le più alte cariche dello stato vorrebbero venire a farsi riprendere dai telegiornali della sera mentre parlano della salvaguardia dell’ambiente, per farsi pubblicità e dare un’immagine di serenità e tranquillità” avevano denunciato ieri i collettivi in un comunicato. “Ma l’università che viviamo tutti giorni è ben lontana dalla tranquillità che vorrebbero mostrarci le istituzioni di turno; è un’università messa in ginocchio da anni di tagli e privatizzazioni; un’università-azienda terreno fertile per i profitti e le speculazioni dei privati; un’università messa in scacco dall’odiosa retorica del merito e dallo smantellamento del diritto allo studio”.
“Fuori i signori dell’austerity dall’Università. Letta e Napolitano non siete i benvenuti”, le parole d’ordine della giornata di mobilitazione degli studenti della Sapienza. Che evidentemente non sono piaciute ai tutori dell’ordine, che quando i manifestanti hanno rimosso alcune delle transenne che blindavano gli ingressi del Rettorato – al cui interno si svolge il convegno alla presenza di varie autorità, tra le quali i ministri Saccomanni, Orlando, Lorenzin e Giovannini – hanno caricato ripetutamente il corteo, mentre alcuni studenti lanciavano uova e petardi contro la facciata dell’edificio e all’interno dell’androne.
Non contenti, alcuni poliziotti hanno rincorso i manifestanti e hanno continuato a manganellarli nonostante ormai non costituissero più ‘un pericolo’ per i vip riuniti a convegno. Si parla di alcuni studenti fermati – sembra siano tre – e di parecchi feriti e contusi. I testimoni parlano di caroselli della polizia a bordo delle jeep e dei furgoni lanciati a forte velocità contro gli studenti che scappavano.
Nonostante le botte il concentramento degli studenti e delle studentesse è continuato: “non ci scioglieremo finché tutti i fermati non saranno rilasciati” hanno gridato alcuni dimostranti dai megafoni. Intanto altri gruppi di studenti hanno realizzato dei cortei interni ad alcune facoltà – Lettere e Matematica – occupando momentaneamente alcune aule e bloccando la didattica.
Sempre nel corso della mattinata alcuni studenti sono saliti sul tetto della facoltà di Fisica esponendo uno striscione. Tra gli studenti che protestano diversi specializzandi di Medicina che lamentano i tagli alle borse di studio. «Questa è l’ennesima passerella odiosa – spiegano – un incontro vergognoso, mentre la ricerca è asservita agli interessi dei privati».
Ma a protestare oggi alla Sapienza non ci sono sono solo gli studenti, ma anche i lavoratori della National Service, la ditta che ha in gestione alcuni servizi dell’università tra cui quelli di vigilanza e di pulizia. Il 10 dicembre scorso avrebbe dovuto tenersi un incontro tra il direttore generale della Sapienza, Musto D’Amore, e una delegazione del sindacato Usb, ma l’incontro fu annullato.
E così per oggi i lavoratori hanno indetto uno sciopero con presidio dalle 10 sotto la statua della Minerva. A Napolitano la richiesta: “Presidente, siamo ancora in una Repubblica fondata sul Lavoro?”. Già un anno fa la rappresentante dell’Usb della ditta denunciò le inadempienze del capitolato d’appalto da parte della società, in termini di mancati pagamenti per centinaia di euro mensili e della mancata formazione prevista per i lavoratori.
“Prendiamone qualcuno”. Le cariche all’università. Guarda il video
Con un tempismo perfetto: cariche anche contro gli studenti a Milano. E la giornata non è ancora finita…
La breve cronaca dal sito di Radio Onda d’Urto:
Oggi, 12 Dicembre, anniversario della strage fascista di Stato e della Nato di Piazza Fontana, corteo studentesco anche a Milano.
In piazza il Coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e provincia, legato al Centro Sociale Cantiere, che ha mobilitato alcune centinaia di studenti al grido di “Chi semina tensione raccoglie sollevazione”. “Seminare paura serve a giustificare la repressione di ogni forma di dissenso, tensione, resistenza e cambiamento” scrivono gli studenti in un comunicato.
Il corteo è terminato in Piazza Fontana. Da qui uno spezzone No Tav composto da circa 200 persone si è diretto verso la Statale ma è stato caricato a freddo. Ci sarebbero diversi feriti e un ragazzo è stato portato via.
da Contropiano