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‘ Ora schedateci tutti!! ‘. I cittadini di Marano e Chiaiano consegnano le impronte digitali alla Questura di Napoli…

Forse pensavano che i cittadini, in lotta contro la bomba ecologica nella cava del Poligono, si fossero arresi! Non sapevano che possiamo solo difendere il nostro futuro!?
Sta di fatto che dopo le mobilitazioni di settembre culminate nello ‘Jatevenne Day’, si è dispiegata una strategia che da un lato ha portato a un differimento dei lavori, che noi cogliamo come un risultato della protesta, dall’altro a un’impetuosa accelerazione della repressione e soprattutto di comportamenti intimidatori perfino vigliacchi verso chi si oppone alla mega-discarica.
Dapprima le 5 denunce per interruzione di pubblico servizio per il blocco temporaneo di alcuni camion militari, poi il ‘finto’ arresto del ex-sindaco di Marano Mauro Bertini, e quindi una serie incredibile di comunicazioni a comparire in Questura per tantissimi tra attivisti e cittadini di Chiaiano e Marano.Le convocazioni in Questura, cosa ancora piu’ grave, vengono condite da intimidazioni e minacce che hanno spinto il Presidio a munirsi di un colleggio legale che sta accompagnando a sabato scorso tutti coloro che vengonoconvocati in Questura. Inoltre si sono registrati casi di schedatura illegale, ovvero cittadini convocati in questura a cui vengono prese le impronte digitali e vengono fatte le foto segnaletiche senza aver ricevuto nessuna contestazione di reato !!! Perciò abbiamo deciso di risparmiargli lo stillicidio e di andare direttamente a consegnare le nostre impronte digitali come delegazione simbolo delle genti di Chiaiano e Marano. E come simbolo dello stato della democrazia in Italia! Che sulla cosiddetta ‘emergenza rifiuti’ significa sequestro da 15 anni delle decisioni pubbliche e leggi speciali per chi protesta dopo il decreto-legge di Berlusconi. L’indagine condotta dalla Questura di Napoli riguarderebbe i fatti del 23 maggio scorso, quando centinaia di poliziotti ecarabinieri attaccarono il presidio permanente presso la rotonda Titanic. Di quel pomeriggio, conclusosi con 3arresti e diversi feriti, le immagini hanno fatto il giro del mondo, rappresentando in maniera chiara cosa e’successo, ovvero un’attacco unilaterale della forze dell’ordine nei confronti di cittadini inermi con le manialzate e seduti in terra.Ricordiamo inoltre cio’ che fu documentato da numerosi giornalisti quel 23 maggio, che furono a loro voltamanagnellati ed a cui furono sequestrati i video come nel caso del giornalista Romolo Schicchi di Rai 3. Il Presidio permanente di Chiaiano e Marano all’oggi conta già 21 denunciati, 2 processi in corso, 1 processo in appello, 2 inchieste in attesa di rinvio a giudizio, oltre alla nuova inchiesta sui fatti del 23 maggio, un avviso di garanzia peril soft walking sulla Salerno – Reggio Calabria. Ricordiamo inoltre che da giovedi’ scorso Massimiliano Ranieri agli arresti domiciliari dal mese di agosto per uninchiesta del mese di luglio per la presunta partecipazione al danneggiamento di un bus, e’ stato nuovamente ricondotto in carcere con una scusa del tutto pretestuosa che gli ha contestato di aver ricevuto visite a casa.Probabilmente l’uso politico e la funzione di criminalizzazione anche pubblica e mediatica dell’inchiesta di Pianura verso le resistenze ambientaliste ha aperto la strada.

BASTA ! DOBBIAMO DIFENDERCI !Perche’ in gioco c’e’ la difesa della nostra terra, perche’ in gioco che la difesa della democrazia e degli spazi diagibilita’ politica nel nostro paese, perche’ gli abusi di potere delle forze dell’ordine non possono essere tollerati.Il questore Puglisi deve assumersene la responabilità!

Se pensano di intimidirci sbagliano di grosso! Chiaiano Resiste!La Campania libera resiste!

Presidio permanente di Chiaiano e Marano contro la discarica