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Ostia: Polizia Municipale assalta il contest hip hop

La libertà di espressione è un valore solo quando questo valore diventa profitto per i commercianti. Questo sembra dirci la sortita della polizia municipale, avvenuta durante la manifestazione “Ottobre al mare”, contro i breakers del litorale di Roma.

Durante la quarta domenica di pedonalizzazione di Ostia, manifestazione organizzata dal decimo municipio, un collettivo artistico di ballerini Hip-Hop & Break Dance chiamato CalifOstia Underground ha organizzato la competizione “La strada è di chi la vive” presso il lungomare Paolo Toscanelli. L’obiettivo era quello di ridare alla “strada” il valore culturale e artistico che ha caratterizzato e diffuso la cultura e mentalità Hip-Hop.
Durante la finale del contest è avvenuta l’irruzione della polizia municipale che, con la solita arroganza che caratterizza l’operato dei tutori della legge, ha deciso di impedire la conclusione dell’iniziativa invadendo a sirene spiegate il dancefloor, nonostante l’orario della pedonalizzazione non fosse terminato. La reazione dei breakers non si è fatta attendere e il suono della sirena è stato “scimmiottato” al ritmo dei Krs One con il pezzo “Sound of da police”. Il ballo non si è fermato e la strada si è nuovamente riempita. (video)
Il lungomare di Roma è spesso vittima della prepotenza delle forze dell’ordine, quanto della politica collusa con mafia e imprenditori. Pedonalizzare il lungomare serve a dare spazio alla città o a far arricchire i commercianti e i balneari? Manteniamo il punto di domanda ricordando che senza abbattere il sistema degli stabilimenti balneari sarà difficile parlare di cultura e partecipazione. 
Lo diciamo anche in vista del finanziamento della Regione Lazio per il raddoppio del porto di Ostia, soldi che andranno in mano al signor Mauro Balini, imprenditore in contatto con la criminalità organizzata come risultà dalle inchieste di Repubblica e dai fascicoli della magistratura. 
Ma questa è un’altra storia. Intanto ci godiamo il ritmo dei nostri breakers, loro che le strade di Ostia le vivono tutti i giorni e le amano nonostante l’arroganza del potere.