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Pacchetto sicurezza: soldati nelle strade, ecco le città militarizzate

Lo schieramento dei militari in molte città italiane prosegue: a Napoli pattuglie miste di militari dell’esercito e uomini delle forze dell’ordine sono già operative. Impiegati finora una quarantina dei 179 militari distaccati nel capoluogo campano per presidiare obiettivi sensibili: tra questi, il consolato americano, il molo Beverello del porto di Napoli, piazza del Plebiscito e piazza Trieste e Trento nel cuore della città.
Anche a Palermo sono giunti questa mattina da Trapani 50 soldati del quarto reggimento Bersaglieri destinati a servizi di perlustrazione e pattuglia in affiancamento alle forze dell’ordine nel controllo del territorio, secondo le recenti disposizioni del governo. I militari svolgono compiti di vigilanza e formano “pattuglie miste” con agenti della polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza. I militari indossano la normale uniforme di servizio, sono armati della pistole d’ordinanza e costantemente collegati via radio con la centrale operativa dei carabinieri. Le “pattuglie” sono di ronda soprattutto tra le strette vie del centro storico. A Catania invece sono tre aree di intervento fisse: l’aeroporto, il centro storico e il lido dei catanesi, dove intervengono 90 militari della brigata meccanizzata “Aosta” dell’Esercito.
Anche a Bari sono già operativi 205 uomini delle forze armate [90 bersaglieri e 115 militari del Battaglione San Marco], che affiancano le forze dell’ordine in attivita’ di pubblica sicurezza e nei centri per immigrati. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano, ha dato il via stamani alle 10,30 al piano d’impiego con una cerimonia in piazza Prefettura. In Puglia, complessivamente, sono stati dislocati 310 militari, la maggior parte nel capoluogo dove pattuglieranno i quartieri piu’ a rischio e le zone turistiche, oltre che prestare servizio nei centri per immigrati.
Militari anche nella capitale. «L’accordo con Maroni è già stato trovato. Non sono presenti militari nel centro storico ma solo nei presidi fissi delle ambasciate, nei nodi periferici, a Castelfusano, al Cpt di Ponte Galeria». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo aver salutato l’arrivo dei Granatieri di Sardegna, che da questa mattina presidiano l’ambasciata israeliana a Roma. Si tratta in particolare dei Lancieri di Montebello e dei Granatieri di Sardegna, che girano la città con indosso i 14 chili del nuovo giubbotto antiproiettile e i fucili d’assalto modello Beretta AR70-90 calibro 5,56. Il tutto ad una temperatura percepita di oltre 37 gradi nella capitale, per combattere la quale il sindaco di Roma Gianni Alemanno, recatosi oggi a fare visita ai militari che presidiano l’ambasciata israeliana, si e’ mostrato in maniche di camicia, bianca di lino.
A Milano, intanto, è polemica. Cittadini, associazioni e politici dicono no alla militarizzazione del Duomo. «Il Duomo di Milano–scrive in una nota il deputato del Pd Pierluigi Mantini–evoca storicamente pace, preghiera e dialogo tra culture, l’idea di farne una piazza d’armi, con presidi militari è aberrante e inaccettabile. Sarebbe un autogol, uno spot negativo per Milano”.
Altri soldati sono stati dislocati da questa mattina ial Cpt per immigrati di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Il contingente di 90 soldati–unita’ alle dipendenze della Brigata Pozzuolo del Friuli–opera suddiviso in turni di 16 uomini, che stazionano nella ex caserma Polonio, al cui interno si trovano il Cpt, il Centro di identificazione e quello per i richiedenti asilo. I militari–come programmato–affiancano gli agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che gia’ controllano la struttura e il cui compito resta invariato. Gli ultimi arrivi da Lampedusa hanno portato al Centro di Gradisca quasi 400 migranti.
Sono invece 45 i militari dell’esercito italiano schierati da stamani a Padova. La prima area interessata dai controlli e’ stata la stazione. Pattuglie miste quindi, come previsto: i 45 artiglieri della caserma Romagnoli schierati accanto alle forze dell’ordine si sono visti a partire dalle sette. Sono sostanzialmente tre le zone roventi di Padova: quella antistante la stazione, inclusa via Cairoli, il retro della stazione, e infine la zona della Stanga con tutte le strade prossime alla nota via Anelli. Nei giorni scorsi il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, aveva detto: “io ovviamente non butto via niente, ma i militari per le strade a difesa della sicurezza sono solo una misura di facciata”.
Militari anche in Sardegna: il contingente messo a disposizione del prefetto di Cagliari e’ di 40 soldati. I militari svolgono un servizio di vigilanza nel Centro di Soccorso e di Prima Accoglienza di Elmas, vicino Cagliari, attualmente in grado di accogliere 220 immigrati. I soldati hanno funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
Come previsto, il piano del governo sulla sicurezza è operativo anche a Bologna dalle sette di questa mattina: sono operativi 60 militari del Reggimento artiglieria contraerea “Ravenna” con il compito di sorvegliare l’ex Cpt (ora Centro identificazione ed espulsione) di via Mattei, nella periferia del capoluogo emiliano. Grazie all’impiego dei soldati, 50 appartenenti alle forze dell’ordine (tra polizia, carabinieri e guardia di finanza), prima utilizzati per la vigilanza esterna della struttura, verranno dislocati sul territorio in diverse zone della città.
A Torino, infine, i compiti dei militari variano a seconda della destinazione. Quelli impiegati al Cie saranno impiegati, ad esempio, nella sala operativa al corpo di guardia o nell’accompagnamento degli immigrati e hanno, come dotazione, lo sfollagente, mentre le pattuglie appiedate con compiti di controllo del territorio, ma non di polizia giudiziaria, sono dotati anche dell’arma corta.