Il parroco convoca il capo dei chierichetti e gli comunica la decisione. Il giovane era stato ospite dalla trasmissione “Ciao Darwin” condotta da Bonolis
Capo-chierichetto alla basilica delle Grazie dove è anche stato catechista e cantore alla messa del sabato, domenica mattina e sera. Dopo 7 anni ieri sera Alberto Ruggin, 20 anni, omosessuale, per la prima volta non si è presentato alla messa. Non per sua volontà. A chiedergli di non farsi vedere è stato il parroco don Paolino col quale ieri ha avuto un lungo e difficile incontro. Il parroco lo ha accusato di non avergli mai raccontato nulla della sua omosessualità invitandolo espressamente a non farsi vedere. Ma le sorprese amare per Alberto, dopo aver confessato in pubblico la sua omosessualità ed aver partecipato alla trasmissione “Ciao Darwin” di Paolo Bonolis in onda martedì sera su Canale 5, non sono finite. Molti conoscenti non lo salutano più per strada. Nemmeno Forza Italia ha accolto la notizia con entusiasmo. Anzi. Qualche mugugno è stato espresso a chiare lettere ai responsabili del Circolo delle Libertà di cui Alberto fa parte. Ma questi ultimi lo hanno difeso in modo fermo e convinto. La ferita che maggiormente gli brucia è essere stato escluso dalla messa. “Amare Gesù Cristo per me è la cosa più importante della vita – dice come un fiume in piena – don Paolino mi ha detto che non sono stato sincero con lui. Io ho risposto da cattolico praticante che in confessione ho sempre parlato della mia sessualità e di come la vivo. Sono sempre stato assolto. Mi ritengo riconciliato col Signore”. “Sono deluso da una chiesa che parla di accoglienza e amore – aggiunge – di vicinanza ai bisognosi ma che nella pratica poi dimostra esattamente il contrario”. “Quando insegnavo catechismo ho sempre detto che il 10 per cento dei cattolici praticanti non apre gli occhi su chi sta fuori. Noi non siamo veri cristiani fuori dalla chiesa. C’è gente che ieri mattina non mi salutava più, che si volta da una altra parte, catechisti”. Non è stato accolto calorosamente nemmeno dai forzisti. A difenderlo solo quelli del circolo”. In Forza Italia di Este non mi rispecchio: ho come riferimento piuttosto Giancarlo Galan che parla di matrimoni tra omosessuali ed adozioni delle coppie gay”.
Alberto si accorge della sua omosessualità in seconda media. E i genitori? “Lo sanno da un anno. Mi hanno risposto che la cosa più importante per loro è la mia felicità”. Oggi non canterà in chiesa ma, per tutto il giorno sarà al banchetto in piazza Maggiore proposto dai Circoli della Libertà contro il governo Prodi.
Alberto si accorge della sua omosessualità in seconda media. E i genitori? “Lo sanno da un anno. Mi hanno risposto che la cosa più importante per loro è la mia felicità”. Oggi non canterà in chiesa ma, per tutto il giorno sarà al banchetto in piazza Maggiore proposto dai Circoli della Libertà contro il governo Prodi.
fonte: la repubblica
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