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Padova: Violente cariche ed arresti al corteo contro Forza Nuova. Liber* tutt*

Lunedì 17 luglio a Padova oltre cinquecento antifascisti ed antifasciste hanno manifestato contro la presenza di Forza Nuova in città. Il partito neofascista aveva annunciato un corteo contro lo Ius Soli che, nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto percorrere una delle principali vie del centro cittadino, da piazza Mazzini a piazza Garibaldi. L’indizione pubblica di un presidio antifascista, insieme a diverse forme di pressione dal basso nei confronti delle istituzioni cittadine, hanno relegato Forza Nuova in piazza Antenore.

Il sentire comune che ha aggregato la piazza antifascista era quello di impedire con ogni mezzo qualsiasi sfilata di Forza Nuova in città. Per questa ragione la notizia di un corteo con bandiere ed insegne che prende vita a pochi passi dal Piazza Antenore, con la supervisione stessa della polizia, ha immediatamente scatenato la risposta ed innescato un corteo selvaggio attraverso le principali strade e piazze del centro storico.

Padova Antifascista

Come annunciato pubblicamente e più volte ribadito alle istituzioni cittadine, gli antifascisti si sono diretti verso Piazza Antenore, mentre ancora vi  era la presenza dei fascisti, per porre fine ad una manifestazione intrisa di odio e volontà di contrapporre “italiani” e “immigrati”. Giunti nella centralissima Piazza delle Erbe, a pochi passi da piazza Antenore e già intravedendo il concentramento fascista, il corteo è stato fermato da una violenta carica da parte del reparto mobile.

Nel corso degli scontri due compagni ed una compagna sono stati arrestati, il processo per direttissima si terrà oggi 18 luglio alle ore 11, presso il Tribunale di Padova dove si terrà un presidio per l’immediata liberazione.

Dalla serata padovana emerge innanzi tutto un dato: sono tutti avvertiti, fascisti, questori, prefetti, sindaci e giunte: sul fascismo tolleranza zero! La volontà politica da parte di tante e tanti di impedire dal basso l’agibilità di ogni forma di fascismo nello spazio pubblico è inarrestabile.

da GlobalProject